Convoy (Sam Peckinpah, 1978)
Convoy - Trincea d'asfalto (Convoy)
di Sam Peckinpah – USA 1978
con Kris Kristofferson, Ali MacGraw, Ernest Borgnine
***
Rivisto in DVD.
Martin Penwald, detto "Anatra di gomma" (Kristofferson), camionista solitario e anarchico che guida il suo mezzo pesante sulle polverose strade dell'Arizona, entra in conflitto con l'infido e sadico sceriffo "Dirty Lyle" Wallace (Borgnine), che utilizza ogni sporco trucco pur di appioppiargli multe per eccesso di velocità. La situazione peggiora dopo una violenta rissa in un diner, quando Anatra e i suoi amici, esasperati dai modi subdoli di Lyle, si ribellano alla sua autorità e decidono di fuggire dallo stato. Ai tre si aggiungono via via altri camionisti, provenienti da ogni parte dell'America, che vedono nella sfida di Anatra a Lyle un modo per dichiarare la propria identità e l'indipendenza contro il sistema. Procedendo attraverso il New Mexico e il Texas verso il confine con il Messico, senza alcuna intenzione di fermarsi e forzando ogni posto di blocco sulla loro strada (nel frattempo è stata mobilitata anche la guardia nazionale), il convoglio diventa sempre più lungo e numeroso (fra i tanti camion spicca anche il furgone degli "Evangelisti Itineranti", che offre il necessario sostegno spirituale), così come crescono i simpatizzanti che i camionisti (e in particolare Anatra, che si ritrova leader involontario di un movimento spontaneo di protesta) riscuotono fra la popolazione. Al punto che persino un aspirante senatore prova ad approfittarne per farsi pubblicità... Ispirato all'omonima canzone country di C.W. McCall e Chip Davis, che con i suoi versi scandisce le varie tappe del convoglio, il penultimo film di Peckinpah (dopo il quale, nonostante il buon riscontro al botteghino, non troverà più lavoro per cinque anni) è un atipico western on the road, leggero, dinamico e ribelle, dove gli eccentrici e variopinti truck driver, al volante dei loro giganti a diciotto ruote, recitano nel ruolo che sarebbe stato di cowboy e banditi. La pellicola è un inno all'anarchia e alla libertà contro regole ingiuste, messo in scena da Peckinpah con un ritmo musicale (si pensi alla scena dell'attraversamento del deserto, con i camion che danzano nella polvere come in un balletto).
In un'alternanza di azione, commedia e dramma, il film – che si inserisce in un filone sui camionisti assai popolare negli anni settanta (in particolare, il regista sperava di emulare l'enorme successo de "Il bandito e la madama") – è divertente anche per via del linguaggio colorito e pieno di imprecazioni, oltre che per il gergo usato dai truckers nei loro collegamenti radiofonici CB ("Interrompe uno nove", il nomignolo di "orso" affibbiato ai poliziotti – con lo sceriffo Lyle che ovviamente è il "Papà orso" – e naturalmente le sigle con cui i camionisti si identificano al posto dei loro veri nomi: Casino ambulante (alias "Maialotto"), Spider Mike, Vedova nera, Aquila pelata, Leone languido, il Gran Malvagio...). Una bellissima Ali MacGraw, abbronzata e con i capelli corti, interpreta l'aspirante fotoreporter in fuga dalla sua vita precedente, che riceve un passaggio da Anatra di gomma sul suo Mack nero (quasi un personaggio anch'esso) e diventa testimone degli eventi che si succedono. I tre attori principali avevano già lavorato tutti con Peckinpah: Kristofferson in "Pat Garrett e Billy Kid", la MacGraw in "Getaway!", Borgnine ne "Il mucchio selvaggio". Quest'ultimo ha qui un ruolo simile a quello del brutale capotreno ne "L'imperatore del nord" di Robert Aldrich. Ma lui e Anatra, seppur nemici e su fronti opposti, sono personaggi con molto in comune, appartenenti allo stesso mondo in via di estinzione ("Siamo rimasti in pochi"), liberi e indipendenti, dotati di coraggio e integrità, a differenza invece dell'opportunismo del senatore o dell'ottusità degli altri poliziotti. La risata di Lyle di fronte allo sberleffo finale di Anatra testimonia il loro legame. Nel cast, anche Burt Young, Franklyn Ajaye e Madge Sinclair. James Coburn, che aveva recitato per Peckinpah in "Pat Garrett" e "La croce di ferro", è accreditato come aiuto regista e girò parecchie scene in sostituzione dell'amico, che soffriva di gravi problemi di salute per via dell'alcol e della droga.
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