10 luglio 2016

A girl walks home alone at night (Ana Lily Amirpour, 2014)

A girl walks home alone at night (id.)
di Ana Lily Amirpour – USA 2014
con Sheila Vand, Arash Marandi
**1/2

Visto in divx, in originale con sottotitoli.

Per le strade notturne e desolate di Bad City, una città fittizia e spettrale (l'ambientazione è volutamente lasciata nel vago: il film è stato girato negli Stati Uniti, ma tutti i personaggi parlano persiano), si aggira una misteriosa ragazza in chador, assetata di sangue umano. Ignorando la sua natura di vampiro, di lei si innamora il giovane Arash: ma l'amore basterà a cambiare il destino di entrambi? Sorprendente commistione fra noir, western, horror ed esistenzialismo, opera prima di una regista anglo-iraniana che ha ampliato un suo precedente cortometraggio. Esile nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, il film ha i suoi punti di forza nell'ambientazione ricca di atmosfera e nella costruzione di un mondo che richiama tanto cinema del passato (da James Dean a Jodorowsky, da Lynch a Jim Jarmusch, forse l'influenza più evidente): l'uso del bianco e nero, l'attenzione al paesaggio (le periferie, le strade, i campi affiancati dal movimento incessante delle pompe di petrolio, i canali disseminati di cadaveri, che rendono Bad City una specie di città fantasma) e i personaggi emarginati e disadattati (la prostituta, il bambino, lo spacciatore-magnaccia, il padre drogato) sono tutti tasselli di un affresco originale e dall'andamento lento e ipnotico. A renderlo ancora più suggestivo c'è una colonna sonora che a sua volta è una commistione di generi: si va dalla musica elettronica alle influenze western di Ennio Morricone. Nel complesso, forse un film più di forma che di sostanza, ma comunque interessante, rapidamente diventato un piccolo oggetto di culto fra gli appassionati di cinema indie.

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