Nemico pubblico (William A. Wellman, 1931)
Nemico pubblico (The Public Enemy)
di William A. Wellman – USA 1931
con James Cagney, Jean Harlow
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Visto in divx.
La vita del gangster Tom Powers (Cagney), dall'infanzia fino al successo durante gli anni del proibizionismo in compagnia dell'amico fidato Matt Doyle (Edward Woods), che morirà al suo fianco durante uno scontro con una banda rivale. Insieme ai quasi contemporanei "Piccolo Cesare" e "Scarface - Lo sfregiato", uno dei film che hanno contribuito a portare in auge il genere dei crime movie, raccontando storie di malavita organizzata dal punto di vista dei "cattivi". Rispetto agli altri due, però, si distingue per un approccio più realistico ed "umano": se Piccolo Cesare e Scarface sono sociopatici folli e ambiziosi, che passo dopo passo ascendono alle massime gerarchie criminali per poi rovinarsi con le loro stesse mani, Tom Powers rimane sempre un "piccolo calibro" e soprattutto muore sì (benché il codice Hays non fosse ancora in vigore, era impensabile altrimenti) ma solo dopo il pentimento ed essersi riconciliato con il fratello Mike (Donald Cook), il suo onesto contraltare per tutta la vita. Ciò non ne fa comunque un film "buonista": la didascalia introduttiva (inserita forse in risposta alle polemiche provocate da "Piccolo Cesare", prodotto come questo dalla Warner Brothers), spiega che l'intento dei produttori non era quello di glorificare i gangster ma semplicemente di ritrarre "un ambiente che esiste attualmente in certi strati della vita americana". E in effetti, più che il personaggio in sé, Wellman e lo sceneggiatore Harvey Thew (da un romanzo inedito di Kubec Glasmon e John Bright) sembrano interessati a mostrare il mondo in cui vive e prospera, documentando le dinamiche della criminalità legata al proibizionismo (ancora in vigore al momento dell'uscita del film). Il che rende la pellicola un importante punto di riferimento storico e culturale quando si parla del cinema dei primi anni '30, la cui influenza resterà fondamentale per almeno due decenni (e risorgerà prepotentemente dagli anni settanta in poi). Il film lanciò la carriera di James Cagney, che divenne una delle star hollywoodiane più popolari (e pagate), specializzato in ruoli da "duro". E dire che inizialmente il protagonista avrebbe dovuto essere Edward Woods, con Cagney nei panni dell'amico, ma Wellman decise di scambiare i due ruoli (il che spiega come mai, nel prologo ambientato quando i due sono bambini, le somiglianze dei piccoli attori con le loro controparti adulte siano invertite). Nel cast anche Jean Harlow (Gwen, la donna di Tom, seduttrice bionda platino e vestita sempre di bianco: il ruolo era stato pensato per Louise Brooks, che rifiutò la parte), Leslie Fenton (il boss elegante e viveur "Nails" Nathan), Joan Blondell, Beryl Mercer, Robert Emmett O'Connor, Murray Kinnell e Mae Clarke (non accreditata, nel ruolo di Kitt, la prima ragazza di Tom: è a lei che, in una scena che allora fece scalpore, il gangster spiaccica in faccia un mezzo pompelmo). A parte il tema trattato (il termine "nemico pubblico" fu introdotto dall'FBI proprio negli anni del proibizionismo per indicare i gangster più pericolosi), il film non ha legami con il successivo "Nemico pubblico" di Michael Mann, che non ne è un remake.
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