Captain America: The Winter Soldier (A. e J. Russo, 2014)
Captain America: The Winter Soldier (id.)
di Anthony e Joe Russo – USA 2014
con Chris Evans, Scarlett Johansson
**1/2
Visto in divx.
Risvegliato dopo qualche decennio trascorso in ibernazione, Steve Rogers/Capitan America fatica a adeguarsi a un mondo che è cambiato (in una delle scene iniziali, lo vediamo prendere appunti riguardo alle cose più importanti che si è perso in tutti questi anni: il suo taccuino è stato "localizzato" nelle varie edizioni della pellicola, in modo da mostrare titoli di film, canzoni ed eventi diversi a seconda del paese). L'eroe della seconda guerra mondiale è ora un uomo del passato, il simbolo di una nazione che non riconosce più. Ma dovrà tornare in azione quando scopre che l'Hydra, ex organizzazione nazista, si è introdotta all'interno dello S.H.I.E.L.D. (i servizi segreti dell'universo Marvel) e minaccia di costruire un nuovo ordine mondiale, eliminando preventivamente tutti i potenziali nemici grazie a una flotta di Helicarrier (giganteschi velivoli) e a un algoritmo elaborato da una sua vecchia conoscenza: lo scienziato Arnim Zola, la cui mente è stata conservata in un computer. Se il primo film del vendicatore a stelle e strisce aveva l'impronta della pellicola bellica, questo secondo ricorda i film di spionaggio e di complotto politico degli anni settanta, come "I tre giorni del condor" e "Tutti gli uomini del presidente": non a caso, a interpretare il cattivo che manovra ogni cosa dietro le quinte è Robert Redford, volto per eccellenza di quel filone. In confronto, il "Soldato d'Inverno" del titolo è quasi marginale: la rivelazione che si tratta nientemeno che di Bucky (Sebastian Stan), il sidekick di Capitan America negli anni quaranta, giunge con una certa sorpresa (non per i Marvel fan, naturalmente) ma è poco rilevante ai fini della trama. Nella sua lotta contro uno S.H.I.E.L.D. ormai corrotto e compromesso dall'interno, il protagonista può contare su pochi (ma buoni) alleati: la Vedova Nera (Johansson), già sua compagna negli Avengers; Sam Wilson/Falcon (Anthony Mackie), al suo debutto cinematografico; e un Nick Fury (Samuel L. Jackson) più caratterizzato che in passato, che nel finale sembra uscire di scena, almeno per il momento, fingendo la propria morte (e dando addio alla classica benda sull'occhio, sostituita da più tradizionali occhiali). Fra gli avversari, compaiono il mercenario Batroc e Brock Rumlow (che tornerà probabilmente come Crossbones nei film successivi). Pur tesa e ben sceneggiata, la pellicola è a tratti noiosa, soprattutto nelle lunghe scene d'azione. Stan Lee fa il suo consueto cameo nei panni del custode dello Smithsonian. Il design dei titoli di coda ricorda lo stile di Jim Steranko. Nel controfinale, vediamo il Barone Strucker e soprattutto i gemelli Pietro e Wanda Maximoff: un antipasto della partecipazione di Quicksilver e Scarlet Witch al prossimo film degli Avengers, "Age of Ultron". Scadenti adattamento e doppiaggio italiano, anche per l'abuso di termini lasciati in inglese (compreso il nome del protagonista, "Captain America" in ossequio al marketing, anche se poi gli amici lo chiamano quasi sempre solo "Capitano"). I fratelli Russo, autori in precedenza soltanto di un paio di commedie non accolte particolarmente bene dalla critica ("Welcome to Collinwood" e "Tu, io e Dupree"), rimarranno a bordo del MCU per altri tre film di Cap e degli Avengers (fino al gran finale di "Endgame").
6 commenti:
A me è parso non solo migliore del primo, ma uno tra i prodotti più interessanti del genere.
Ha i suoi pregi (regia e sceneggiatura). Ma a me ormai questi film di supereroi cominciano francamente ad annoiare... Quasi tutte le scene d'azione, in particolare, le ho trovate da sbadigli. Comunque ho voluto vederlo per "mettermi in pari" prima del nuovo film sugli Avengers.
Contro ogni mia aspettativa si è rivelato essere un buon film, nonostante il protagonista iperlegnoso!
Direi che tutti gli attori non sono il massimo... forse se la cava solo Samuel L. Jackson. Ma persino Redford sembra al minimo sindacale. Certo poi che il doppiaggio italiano non aiuta!
Una mezza sorpresa. Scritto davvero bene, ma diretto da cani. Un film riuscito a metà, ma comunque riuscito.
Almeno, rispetto ad altri capitoli del cosiddetto "Universo cinematico Marvel", sembra più un film che una puntata di un telefilm...
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