Immortals (Tarsem Singh, 2011)
Immortals (id.)
di Tarsem Singh – USA 2011
con Henry Cavill, Freida Pinto
*1/2
Visto in TV.
Il blasfemo re Iperione, adirato contro gli Dei dell'Olimpo, è alla ricerca del leggendario Arco di Epiro, tramite il quale è possibile risvegliare i Titani che giacciono imprigionati sotto il monte Tartaro: e per trovarlo, non esita ad attaccare ogni luogo sacro della Grecia. Ad opporsi a lui è l'eroico Teseo (Henry Cavill), il cui villaggio è stato messo a ferro e fuoco dall'esercito nemico. Sarà aiutato da Phaedra (Freida Pinto), oracolo del santuario sibillino, e dall'occasionale intervento degli stessi Dei, nonostante l'ordine di Zeus di non interessarsi delle vicende dei mortali. Sulla falsariga di "300" (di cui riprende a tratti l'estetica), un guazzabuglio confuso e stilizzato che rilegge il mito greco di Teseo, stravolgendone gli elementi (il Minotauro è soltanto un uomo con la maschera da toro) e spogliandoli di significato, a puri scopi spettacolari. Fenomenale dal lato visivo e fotografico (è la specialità, dopo tutto, del regista Tarsem, che ha dichiarato di essersi ispirato soprattutto ai dipinti di Caravaggio; ma a tratti si colgono persino riferimenti a Paradzanov, come nelle scene dell'oracolo) e affogato in un'abbondanza di scenari e di immagini in CGI, il film soffre invece da quello dei contenuti: e non bastano i toni cupi e violenti ad ammantare la vicenda di spessore. Le divinità dell'Olimpo, giovani e aitanti, sembrano uscire dalla pubblicità di un profumo di Giorgio Armani o Versace, e lo stesso Teseo sfoggia muscoli da culturista (o da... statua greca!). Insomma, sembrano tutti più modelli che attori. Per fortuna nel cast ci sono anche Mickey Rourke (il cattivo re Iperione, manco a dirlo il personaggio più interessante), Luke Evans (Zeus), John Hurt (ancora Zeus, con le sembianze di un vecchio) e Stephen Dorff (il ladro che si allea con Teseo).
2 commenti:
Mi garbava come tamarrata, ma è veramente inguardabile. Mi sembra incredibile che sia lo stesso regista di "The fall"
Dietro le immagini, non c'è nulla. Un'occasione sprecata!
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