16 febbraio 2015

Sierra Charriba (Sam Peckinpah, 1965)

Sierra Charriba (Major Dundee)
di Sam Peckinpah – USA 1965
con Charlton Heston, Richard Harris
**1/2

Rivisto in DVD.

Per dare la caccia al sanguinario capo indiano Sierra Charriba e alla sua tribù di Apache, responsabili di svariate incursioni e massacri in territorio yankee (nonché della cattura di alcuni bambini bianchi), il maggiore di cavalleria Amos Dundee (Charlton Heston) non esita a sconfinare nel Messico (ai tempi sotto il dominio francese) a capo di una truppa improvvisata, composta – oltre che da alcuni criminali e da un pugno di volontari – da un nutrito gruppo di prigionieri sudisti (siamo infatti nel bel mezzo della guerra di secessione). Questi, guidati dal capitano Tyreen (Richard Harris), un tempo amico di Dundee e ora suo acerrimo rivale, hanno infatti promesso di obbedire ai suoi ordini "fino a quando Charriba non sarà stato catturato o ucciso". Il terzo film di Peckinpah, il primo che poteva contare su un forte budget, doveva essere nelle intenzioni un'epica ad ampio respiro che fonde temi storici, politici e sociali su grande e piccola scala. Ma gli infiniti dissidi con la produzione allontanarono di parecchio il risultato dalla visione originaria del regista. A un certo punto Peckinpah, che spesso si presentava ubriaco sul set, fu minacciato di licenziamento, anche perché pretendeva diversi giorni di lavorazione in più rispetto al previsto: e solo le insistenze di Heston, che aveva molto apprezzato il precedente film di Sam ("Sfida nell'alta sierra") e che giunse addirittura a rinunciare al proprio compenso (un gesto che fece scalpore, senza precedenti a Hollywood), convinsero le alte sfere della Columbia a permettere al regista di portare a termine le riprese. Si vendicarono però in fase di montaggo: la versione predisposta da Peckinpah, di circa 160 minuti, fu ridotta senza il suo consenso dapprima a 136 (eliminando in particolare le scene più cruente e alcune battaglie girate al ralenti, nello stile de "I sette samurai" di Kurosawa) e poi a 123 minuti, tanto che il regista disconobbe il risultato (anche per l'inserimento di una colonna sonora agli antipodi di quella che lui aveva scelto). Per dirne una, nel finale i personaggi dovevano morire tutti. Solo recentemente, per l'edizione in DVD, almeno la versione di 136 minuti è stata restaurata. Nella visione di Sam, che aveva fortemente modificato il mediocre soggetto originale di Harry Julian Fink (in cui il punto di vista centrale era quello del giovane trombettiere Ryan, testimone di tutti gli eventi) aumentando a dismisura le tensioni e le psicosi dei personaggi principali, la pellicola avrebbe dovuto essere una rilettura in chiave western del "Moby Dick" di Melville, con Dundee nei panni del capitano Achab e Sierra Charriba in quelli della balena bianca. La perdita di numerosi raccordi ha però reso il film un po' sbilanciato (oltre a danneggiare l'approfondimento di parecchi personaggi). Fra gli episodi che sono stati mantenuti c'è quello della permanenza dei soldati nel villaggio messicano che hanno liberato dai francesi, dove Dundee e Tyreen si innamorano della donna austriaca interpretata da Senta Berger: un episodio che – come peraltro molti altri elementi – Peckinpah rielaborerà quattro anni più tardi per il suo capolavoro, "Il mucchio selvaggio", per molti versi una versione più cinica e nichilista proprio di "Sierra Charriba". Col senno di poi, oltre a echi del Peckinpah che verrà, si colgono anche anticipazioni di alcuni western leoniani (su tutti "Il buono, il brutto e il cattivo", che sarà girato poco dopo). Il ricco cast comprende anche James Coburn (la guida Samuel Potts), Jim Hutton (l'inesperto tenente artigliere Graham), Michael Anderson Jr. (il trombettiere Ryan), Mario Adorf (il sergente Gomez), Brock Peters (il nero Aesop), Warren Oates (il disertore sudista) e Ben Johnson (il sergente Chillum). Curiosamente il titolo italiano, anziché il nome del protagonista come nella versione originale, utilizza quello della sua preda (che sullo schermo si vede pochissimo, giusto all'inizio e alla fine).

0 commenti: