Amore e mistero (Alfred Hitchcock, 1936)
Amore e mistero, aka L'agente segreto (Secret Agent)
di Alfred Hitchcock – GB 1936
con John Gielgud, Madeleine Carroll
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Visto in divx, in originale con sottotitoli.
Dopo il successo dei precedenti "L'uomo che sapeva troppo" e "Il club dei 39", Hitchcock decise di battere il ferro finch'era caldo e – con la collaborazione del fido sceneggiatore Charles Bennett – confezionò un altro film di spionaggio. Questa volta il protagonista è Brodie, un celebre scrittore che il governo britannico costringe a fingersi morto per diventare un agente segreto. Il suo compito è quello di recarsi in Svizzera, sotto il falso nome di Ashenden, per rintracciare una spia tedesca e ucciderla. Al suo fianco ci saranno Elsa, un'affascinante americana nei panni di sua "moglie", e il "generale", un efficente killer. In una suggestiva località turistica, diversi indizi metteranno i tre su una falsa pista, prima di riuscire a individuare la spia (la cui identità, a uno spettatore smaliziato come quello odierno, è invece fin troppo evidente). Finale pirotecnico sul treno diretto a Costantinopoli. Tratto da alcuni racconti di W. Somerset Maugham, il film non può essere annoverato fra i migliori di Hitchcock: a tratti molto ingenuo, fa salire la suspense solo nel finale. Rispetto ai due lavori immediatamente precedenti, riscosse anche meno successo di pubblico: secondo sir Alfred, il motivo è da far risalire alla difficoltà degli spettatori di immedesimarsi in un personaggio che, patriottismo o meno, ha il compito di eseguire un omicidio a sangue freddo (anche se, nel momento decisivo, tanto Ashenden quanto – soprattutto – Elsa si lasceranno prendere da una crisi di coscienza). A interpretare il protagonista c'è John Gielgud, grande attore di teatro che si dedicherà al cinema in maniera più sistematica soltanto a partire dagli anni sessanta. Madeleine Carroll era stata la coprotagonista del precedente "Il club dei 39", mentre il "generale" è interpretato da Peter Lorre, che ne "L'uomo che sapeva troppo" era invece il capo dei cattivi: qui fa il finto messicano, assassino spietato ma inguaribile donnaiolo, al tempo stesso spalla comica e personaggio inquietante.
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