11 aprile 2014

Love & Pop (Hideaki Anno, 1998)

Love & Pop (id.)
di Hideaki Anno – Giappone 1998
con Asumi Miwa, Yukie Nakama
***

Rivisto in divx, con Sabrina, in originale con sottotitoli.

Il regista di "Evangelion" esordisce nel lungometraggio dal vivo con un adattamento del romanzo "Topaz II" di Ryu Murakami (da "Topaz I", ricordo, Murakami stesso trasse il famigerato "Tokyo decadence"). Il film tratta del fenomeno dell'enjo kōsai, ovvero gli "appuntamenti a pagamento" con cui le studentesse giapponesi accettano di uscire con uomini adulti in cambio di denaro o di regali (il sesso non sempre è previsto: a volte si tratta solo di fare compagnia, di cenare insieme o di andare al karaoke). Ambientata a Tokyo nel luglio del 1997, appena prima delle vacanze scolastiche estive, la pellicola segue per una giornata intera il personaggio di Hiromi, liceale sedicenne che decide improvvisamente di dedicarsi all'enjo kōsai per poter acquistare un anello adocchiato in un centro commerciale. Dapprima insieme alle tre amiche del cuore Nao (Hirono Kudo), Chie (Yukie Nakama) e Chisa (Kirari), e poi avventurandosi da sola, entra così in contatto con una serie di personaggi via via più bizzarri, e le cui richieste si fanno da stravaganti a sempre più "spinte". La crudezza degli eventi è accompagnata da uno sguardo empatico, a tratti delicato e onirico, da riflessioni esistenziali (tutto parte da un sogno e dai progetti sul futuro delle ragazze), che il regista "filtra" con un approccio vivivo particolare: girato interamente in digitale, spesso con microcamere che consentono inquadrature in soggettiva o da posizioni inusuali (sotto i tavoli, a bordo del modellino di un treno che corre sulle rotaie), il film fa un ampio uso di lenti e filtri (grandangolo, distorsioni...) e sfrutta il continuo cambio di formato (per la maggior parte del tempo lo schermo è in 4:3, ma non mancano sequenze widescreen oppure, al contrario, incredibilmente ristrette) per veicolare le emozioni confuse del personaggio, una ragazzina che ancora non sa cosa fare del proprio corpo e della propria sessualità, e che alla fine avrà imparato una lezione. Buono il cast: oltre alle quattro attrici, giovani e spontanee, si riconoscono, fra i "clienti" di Hiromi, Mitsuru Fukikoshi e Tadanobu Asano. Da rimarcare la colonna sonora, che utilizza in maniera insolita e con effetti stranianti tutta una serie di brani classici della musica romantica (il "Sogno d'amore" di Liszt, il notturno n. 2 di Chopin, il "Chiaro di luna" di Debussy... ma anche Satie, Mozart, Vivaldi), mentre sui bei titoli di coda è la protagonista stessa a intonare, come al karaoke, la cover di una canzone nostalgica nipponica degli anni '70 ("Ano subarashii ai wo mouichido").

7 commenti:

marco c. ha detto...

Tadanobu Asano! Grande! L'ho rivisto in Vital un paio di giorni fa. Bravissimo attore. Riesce sempre a comunicarmi qualcosa. Ho questo film in DVD da un pezzo ma non l'ho mai visto. Se non brevi passaggi. In compenso ho visto la nuova versione cinematografica di EVA di cui lascio il giudizio in sospeso...

Babol ha detto...

Dell'enjo kousai avevo letto anni fa, ovviamente in maniera superficiale, sul manga Gals! e l'ho sempre trovata una cosa di una tristezza incredibile.
Probabilmente questo film mi farebbe innervosire ma magari lo cecherò, sembra interessante.

Christian ha detto...

Marco c.: Pensavo che tu lo avessi già visto, mi ricordo un tuo commento al riguardo mentre si parlava di un altro film giapponese (forse di Miike?)...

Tadanobu Asano è come il prezzemolo nel cinema giapponese, lo si ritrova spesso dovunque. Qui interpreta lo sciroccato che parla con il pupazzo... Grande come sempre! ^^

Babol: il film merita, recuperalo! Nonostante l'argomento ha un tono leggero e quasi delicato. Il respiro è in effetti un po' da manga (vedi il "Pop" del titolo), forse anche per i trascorsi del regista.

Jean Jacques ha detto...

Oddio, non sapevo che Anno avesse fatto un film O___o devo vederlo!!!

Christian ha detto...

In realtà finora ne ha girati tre di film dal vivo... Dopo di questo c'è stato "Shiki-Jitsu" (con Shunji Iwai, il regista di "All about Lily Chou-Chou", come protagonista!), e poi la versione live di "Cutie Honey". ^^

marco c. ha detto...

Io ricordo solo pezzi di film senza alcuna memoria della trama. Quindi potrei averlo visto tutto e me ne sono rimasti in testa solo dei pezzi. Oppure potrei ricordarlo mischiandolo con l'altro titolo serio di Anno che dovrei aver visto (e che ho in videoteca). Gran confusione! Mi vado a cercare il mio commento a proposito. Oh, ma che memoria hai!

marco c. ha detto...

Da un mio commento sotto Visitor Q:

"Oltre al Pasolini di "Teorema" e "Salò", mi ha ricordato il film di Anno "Love & Pop": anche se M. riesce sempre a stemperare il pathos e il disgusto prodotto parodiando tutte le pratiche e situazioni insostenibili (come in "The Happiness of the Katakuris")".

Ecco, vuol dire che non solo ho visto "Love & Pop", ma anche "The Happiness of the Katakuris".