Pacific Rim (Guillermo del Toro, 2013)
Pacific Rim (id.)
di Guillermo del Toro – USA 2013
con Charlie Hunnam, Idris Elba
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Visto al cinema Plinius, con Monica, Elena e Paolo.
I kaiju, giganteschi mostri che sorgono dalle profondità dell'Oceano Pacifico (attraverso una breccia sul fondo che costituisce un portale verso un'altra dimensione), attaccano le città della Terra. Per difendersi, gli esseri umani costruiscono gli jaeger, enormi robot che a causa della loro complessità devono essere manovrati da coppie di piloti "interconnessi" mentalmente fra di loro. Robottoni contro mostri giganti: così si può riassumere la trama di un film che Del Toro dedica alla memoria di due "creatori di mostri" quali Ishiro Honda e Ray Harryhausen (quest'ultimo recentemente scomparso) e che porta sullo schermo ciò che gli otaku, ovvero gli appassionati di manga, anime e film giapponesi, hanno sempre amato e sognato. Pochi i fronzoli e le concessioni al gusto hollywoodiano: anche se non mancano alcune sottotrame edificanti (per lo più sui rapporti famigliari: fratelli, padri e figli, eccetera), non siamo di fronte a una copia di "Transformers" (nessun improbabile adolescente che si improvvisa eroe, per esempio) né allo sfruttamento puramente commerciale di una franchise del passato per richiamare al cinema eventuali nostalgici, ma a un sincero atto d'amore per due generi dell'intrattenimento ben precisi: l'anime robotico o mecha (da "Mazinga" a "Gundam", da "Gackeen" – visti i due piloti – a "Evangelion") e il kaiju eiga alla "Godzilla". E pur evitando il citazionismo spinto per non cadere nell'effetto pastiche, ne ripropone tutti i cliché (a cominciare dai mostri che attaccano uno alla volta) con passione, entusiasmo e l'esplicito desiderio di divertire il pubblico senza imbrigliarlo in scenari troppo complessi e psicologie ciniche e contorte. Di fronte a certe scene, sembra davvero di tornare bambini: esaltante, per dirne una, il momento in cui il robot del protagonista, Gipsy Danger, estrae la spada. Niente fronzoli, dicevo: il regista (con il co-sceneggiatore Travis Beacham) è abbastanza saggio da dedicarsi solo a mettere in immagini la trama (semplice ma solida, una volta attivata la necessaria sospensione dell'incredulità) e l'azione (fenomenali i combattimenti sotto la pioggia, "sporchi" e confusi quel tanto che basta per dare un'impressione di realismo, ma comunque sempre comprensibili e di un'estrema "fisicità"). A proposito dell'aspetto visivo, pare che Del Toro si sia ispirato al dipinto "Il colosso" di Francisco Goya per evocare nello spettatore le stesse sensazioni di "meraviglia" durante le battaglie. In un film del genere il cast conta poco, ma sono da segnalare il roccioso Idris Elba nei panni del comandante Pentecost e la bella Rinko Kikuchi in quelli di Mako, la co-pilota giapponese del protagonista Raleigh Becket (Charlie Hunnam). Charlie Day e Burn Gorman sono i due scienziati che studiano i mostri, mentre il solito Ron Perlman si (e ci) diverte nel ruolo del gangster hongkonghese (dal bizzarro nome di Hannibal Chau) che rivende al mercato nero i frammenti di kaiju.
3 commenti:
"I kaiju, giganteschi mostri che sorgono dalle profondità dell'Oceano Pacifico (attraverso una breccia sul fondo che costituisce un portale verso un'altra dimensione), attaccano le città della Terra. Per difendersi, gli esseri umani costruiscono gli jaeger, enormi robot che a causa della loro complessità devono essere manovrati da coppie di piloti "interconnessi" mentalmente fra di loro." E' la puntata nr. 1 di EVA! A proposito è in uscita il nuovo film di EVA al cinema. Ciao!
abbastanza d'accordo, un film che lascia lo stupore come quando si era bambini, poi non sarà perfetto, ma non importa
Marco: "Evangelion" è sicuramente un riferimento, ma come ho scritto ce ne sono altri ("Mazinga Z", per esempio, con i mostri che vengono dalle profondità della Terra, o il mitico "Gackeen robot magnetico" per la coppia di piloti) e comunque non ci sono "citazioni" dirette ma solo suggestioni. Fra queste, anche il fatto che i piloti si trovino nella testa del robot (quando sarebbe più sensato che siano nel corpo, più riparati! ^^).
Ismaele: Infatti! ^^ Ogni film va valutato per quello che è... E comunque è assai meglio dei vari "Transformers".
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