Hollywood brucia (Alan Smithee, 1997)
Hollywood brucia (An Alan Smithee Film: Burn Hollywood Burn)
di Alan Smithee [Arthur Hiller] – USA 1997
con Eric Idle, Ryan O'Neal
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Rivisto in TV.
Nell'industria hollywoodiana, è consuetudine che un regista scontento di come il suo film sia stato manipolato in fase di post-produzione (per esempio se l'intervento dei produttori durante il montaggio ne altera irrimediabilmente la visione artistica) ritiri il proprio nome e lo firmi con lo pseudonimo di "Alan Smithee". Ma quando il malcapitato regista si chiama davvero così, cosa può fare? È quello che accade al protagonista di questo film (interpretato da Eric Idle, ex Monty Python), che dopo aver diretto "Trio", un blockbuster d'azione con Sylvester Stallone, Whoopi Goldberg e Jackie Chan, se lo vede modificare drasticamente in peggio dai suoi produttori (Ryan O'Neal e Richard Jeni). Decide allora di rubare la pellicola e di darsi alla macchia, minacciando di bruciarla in sprezzo a Hollywood. La cosa assurda (la realtà supera la fantasia!) è che il film, già metacinematografico di suo, diventa addirittura meta-metacinematografico – e quindi autoreferenziale – quando scopriamo che il regista Arthur Hiller, scontento del risultato, ha realmente disconosciuto il proprio lavoro, e dunque la pellicola è davvero uscita a firma Alan Smithee: di fatto parla di sé stessa. Commedia satirica sull'industria di Hollywood costruita come un mockumentary, con i personaggi che narrano le vicende alla macchina da presa e si rivolgono direttamente agli spettatori (in un continuo montaggio di "finte interviste"), è però un film confuso e pasticciato, a tratti imbarazzante per la pochezza dei dialoghi e delle situazioni (non a caso figura in molte liste dei "peggiori film della storia"). Colpa essenzialmente della sceneggiatura di Joe Eszterhas (anche produttore e di fatto il vero "autore" del film), che vorrebbe essere autoironica (non si contano le battute o le frecciatine ai suoi stessi lavori: a un certo punto, per descrivere quanto sia brutto "Trio", si dice "È peggio di Showgirls!") ma si rivela incapace di far ridere (e non parliamo di far riflettere), anche quando è costretta a "scomodare" mostri sacri come Stallone, Jackie e la Goldberg nei panni di sé stessi (il loro ruolo è comunque minimo: probabilmente avranno girato la parte in un solo giorno). Nel cast, anche i rapper Coolio e Chuck D (che interpretano i registi Brothers), Harvey Weinstein (sì, il produttore, qui nei panni del detective Sam Rizzo) e numerose star, registi o producer che interpretano sé stessi (Billy Bob Thornton, Shane Black, Robert Evans, Robert Shapiro, Larry King, lo stesso Joe Eszterhas).
2 commenti:
ti do, ovviamente, ragione su tutto; un film che non è solo brutto, ma anche irritante per quanto voglia essere superiore senza mai azzeccare una scena
Difficile fare peggio, in effetti... Eppure è un peccato, perché lo spunto, a suo modo, era anche originale.
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