Io ballo da sola (B. Bertolucci, 1996)
Io ballo da sola
di Bernardo Bertolucci – Italia/GB 1996
con Liv Tyler, Jeremy Irons
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Rivisto in DVD, con Giovanni, Rachele, Paola, Eleonora, Benedetta e Francesca.
La diciannovenne americana Lucy Harmon (una Liv Tyler agli esordi, nel ruolo che l’ha fatta conoscere) giunge in Toscana per trascorrere una breve vacanza, ospite in una bella villa sulle colline senesi. I padroni di casa erano amici di sua madre, poetessa da poco defunta, e la ragazza ha ragione di credere di essere stata concepita proprio in quei luoghi: uno dei motivi del suo viaggio – oltre a fare da modella per una scultura – è proprio quello di scoprire la vera identità del padre. Nella villa, affollata da bizzarri personaggi dai costumi piuttosto liberi (in gran parte artisti, poeti e scultori), Lucy diventa ben presto l’attrazione di tutti. Lei vorrebbe rivedere un giovane italiano di cui, nella sua visita precedente, si era innamorata, e magari perdere con lui la propria verginità; ma alla fine colui al quale si concederà sarà un altro. I temi della crescita, della scoperta della sessualità e dell’ingresso nell’età adulta si fondono con quelli dell’arte (anche la ragazza compone estemporanee poesie, i cui versi – che appaiono scritti in sovrimpressione sullo schermo, alla Greenaway – vengono affidati a fogliettini e frammenti di pagine dispersi poi qua e là), della vita, della morte (indimenticabile lo scrittore malato terminale, interpretato da Jeremy Irons), sullo sfondo di uno scenario assai suggestivo: le campagne e le colline toscane, i campi di grano e i filari di ulivi, i cascinali e le ville antiche, i vasi di terracotta e le insolite sculture, per un’ambientazione che negli anni successivi sarà saccheggiata da altre pellicole (per lo più anglosassoni) o da spot pubblicitari. Anche se a tratti il film sembra girare un po’ a vuoto, con la sua andatura lenta e l’assenza di una trama ben definita, riesce comunque a catturare la complicità dello spettatore, facendolo sentire a sua volta come se fosse un ospite in vacanza insieme a Lucy e agli altri personaggi. Non manca una certa dose di ambiguità, anche a livello sessuale (si pensi alla coppia formata da Richard e Miranda), che pure non sfocia mai nel torbido, anche se alcuni critici – soprattutto statunitensi – hanno manifestato un certo disagio. Eccellente la prova della bellissima Tyler (all’epoca nota soltanto in quanto “figlia di Steven Tyler”, il leader degli Aerosmith), spontanea e radiosa nel ruolo di una ragazza innocente e romantica, all’interno di un cast comunque ricco e vario, che comprende fra gli altri Joseph Fiennes, Jean Marais, Carlo Cecchi, Rachel Weisz, Stefania Sandrelli e Sinéad Cusack.
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