9 ottobre 2012

Crying fist (Ryoo Seung-wan, 2005)

Crying Fist - Pugni di rabbia (Jumeogi unda)
di Ryoo Seung-wan – Corea del Sud 2005
con Choi Min-sik, Ryoo Seung-beom
**

Visto in DVD, con Giovanni.

Storia parallela di due uomini in cerca di riscatto, che trovano nella boxe l'occasione per dimenticare i fallimenti del passato. Il quarantenne Tae-shik (Choi Min-sik, il protagonista di "Old boy") era stato un campioncino da giovane, vincendo anche la medaglia d'argento ai giochi asiatici, ma ora è un relitto: disoccupato, pieno di debiti e abbandonato dalla moglie (che progetta di risposarsi per dare un avvenire sicuro al figlioletto), non trova di meglio che offrirsi come punching-ball umano per la strada a tutti coloro che, prendendolo a pugni, vogliono sfogare in questo modo lo stress. Su suggerimento di un amico, però, decide di rimettersi in forma e di provare a risalire sul ring per conquistare il titolo, un ultimo disperato tentativo per riacquistare l'orgoglio e la fiducia in sé stesso, oltre che il rispetto di suo figlio. Il ventenne Sang-hwan (Ryoo Seung-beom, fratello del regista) è invece un teppistello che ne ha combinata una di troppo ed è finito in galera. Qui trova nel pugilato un modo per dare senso alla propria vita, anche agli occhi dell'anziana nonna malata che dall'esterno non ha mai smesso di preoccuparsi e di fare il tifo per lui. Il difficile ambiente carcerario diventa così uno stimolo che lo porta faticosamente a scalare i vertici delle classifiche, fino alla sfida finale. Quasi due film in uno, con tutti gli elementi tipici delle storie sportive di riscatto e rivincita (patetismi inclusi, soprattutto nel rapporto dei due personaggi con i propri famigliari: il figlio per Tae-shik, la nonna per Sang-hwan). La particolarità è che nel finale la pellicola mette i due protagonisti – che non si erano mai incontrati prima – a confronto sul ring l'uno contro l'altro: e solo uno dei due potrà risultare vincitore. Nonostante una regia nervosa e un montaggio un po' confuso, la buona prova degli interpreti rende il film abbastanza piacevole da seguire, anche se alla resa dei conti non si rivela particolarmente coinvolgente.

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