Kick-Ass (Matthew Vaughn, 2010)
Kick-Ass (id.)
di Matthew Vaughn – USA 2010
con Aaron Johnson, Chloë Grace Moretz
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Visto in DVD, con Giovanni.
Il nerd Dave, dopo essersi chiesto come mai – con tanti appassionati di fumetti in circolazione – nessuno abbia mai pensato a mettersi un costume e a fare il supereroe nella vita reale, decide di provarci lui stesso. Indossa così una tuta verde e comincia a girare per le strade nei panni di "Kick-Ass", pubblicizzando le proprie imprese su internet e attirando l'attenzione dei media. Ha però poca fortuna, fino a quando non incontra altri due individui mascherati che hanno intrapreso una personale crociata contro un boss del crimine e che, a differenza sua, sembrano addestrati a sufficienza: il misterioso Big Daddy e la giovanissima Hit-Girl. Tratto da un fumetto di Mark Millar e John Romita jr. – di cui edulcora diversi passaggi – che prosegue sulla strada della decostruzione postmoderna del supereroe avviata anni prima da Alan Moore con "Watchmen" (l'unica strada, a quanto sembra, percorribile oggigiorno per raccontare una storia di supereroi senza risultare nostalgicamente ancorati al passato), è un film di forte impronta tarantiniana (anche nel citazionismo, da "Taxi Driver" a "Batman": e viene persino saccheggiato Ennio Morricone nella colonna sonora!), ricco di sberleffi e con una violenza esagitata e sopra le righe. Il divertimento non manca, anche se temo che dopo i "danni" provocati al cinema americano da "Pulp Fiction" si inizino a intravedere anche quelli causati da "Kill Bill". A restare più impressa, anche perché meno politically correct, è naturalmente la figura di Hit-Girl: una bambina di dieci anni che uccide centinaia di persone, si esprime con un linguaggio scurrile ed è più "tosta" di tutti gli altri messi insieme. Certo, non tutto funziona: i soliti cliché da teen movie sono immancabili (l'inevitabile rivincita dei loser che alla fine riescono a conquistare le ragazze che tanto li schifavano) e le scene d'azione, pur con un forte crescendo, non presentano nulla di nuovo (John Woo è citato ampiamente, e anche esplicitamente). Altri film nati sulla falsariga di questo – penso soprattutto a "Super" – si riveleranno più radicali e coraggiosi, mostrando la follia di fondo di questi personaggi (che qui, invece, sono fin troppo equilibrati). Di certo dei quattro film girati finora da Vaughn è quello che mi è piaciuto di meno. Nicolas Cage è Big Daddy, Mark Strong è il mafioso Frank D'Amico (il cui figlio Chris diventa a sua volta un supereroe, Red Mist).
3 commenti:
Io l'ho trovato divertentissimo e godibilissimo. Poi Hit-girl è davvero un mito, senza considerare la colonna sonora, citazionistica si, ma fomentante al massimo!
Ale55andra
Non saprei: è divertente, sì, ma si tratta di un divertimento piuttosto “stupido” (non in senso negativo) e adolescenziale, un po’ fine a sé stesso. Nello stesso genere del supereroe “realistico” mi ha convinto di più “Super”, per esempio, il cui protagonista è meglio caratterizzato e più “sofferto”, pur essendo altrettanto grottesco (e forse anche di più).
Super è piaciuto molto anche a me, sicuramente. Però questo, non so, anche in maniera "stupida" e "ludica", l'ho trovato molto più fomentante e coinvolgente.
Ale55andra
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