24 aprile 2012

Il declino (Alfred Hitchcock, 1927)

Il declino, aka La caduta (Downhill)
di Alfred Hitchcock – GB 1927
con Ivor Novello, Robin Irvine
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Visto in DVD alla Fogona.

Lo studente modello Roddy Berwick, campione della squadra di rugby del college, ammirato dal rettore e orgoglio dei genitori, viene accusato da una cameriera di averla insidiata. Il vero colpevole è il suo compagno di stanza Tim, ma per amicizia Roddy non lo tradisce e viene espulso dal college. Cacciato anche di casa dal padre, comincerà una "discesa" sempre più verticale lungo i gradini della società: dapprima sposa un'attrice di varietà che lo spoglierà del poco denaro rimastogli e lo tradirà, poi si ridurrà a fare il gigolò in uno squallido locale di Parigi, e infine si ritroverà in miseria e febbricitante in una stamberga di Marsiglia. Imbarcato a forza su una nave diretta a Londra, tornerà a casa in tempo per scoprire che la sua innocenza è stata riconosciuta e che il padre è pronto a riaccoglierlo con sé. La poca plausibilità della vicenda (tutti credono all'accusa della ragazza senza alcuna prova), i toni melodrammatici e moralisti (il soggetto è tratto da una commedia teatrale dello stesso Novello e di Constance Collier sotto lo pseudonimo di David Lestrange) e la brusca conclusione (non viene spiegato come il padre venga a sapere della sua innocenza, se l'amico o la ragazza che lo accusava abbiano confessato la verità) appesantiscono una pellicola che ripropone il tema caro a Hitchcock dell'uomo accusato ingiustamente: ma a differenza del precedente "Il pensionante", qui anche noi spettatori sappiamo da subito che Ivor Novello è innocente. Diviso grossomodo in tre capitoli ("Il tempo della gioventù", "Il tempo della finzione", "Il tempo delle illusioni perdute"), due dei quali si concludono con sequenze che suggeriscono metaforicamente la progressiva discesa del protagonista (una scala mobile che dai quartieri alti londinesi lo porta giù nella metropolitana, un ascensore che lo fa scendere al piano terra), il film ha un impianto circolare e infatti si apre e si chiude con la stessa immagine, quella di Roddy che realizza un touchdown mentre gioca a rugby. Ma la sequenza più interessante è probabilmente quella, assai elaborata, degli incubi e delle allucinazioni di Roddy sulla nave che lo riporta a Londra.

4 commenti:

A Gegio film ha detto...

Ormai, nella smania di registrare tutto l'Hitchcock possibile, per poi guardarmelo tutto insieme, accetterei anche questo misconosciuto film degli anni '20, consapevole che si potrebbe andare ancora più indietro.

Christian ha detto...

Io ho iniziato un (lento) progetto di visione di tutto Hitchock in ordine cronologico. Però devo dire che, a parte "Il pensionante", questi primi film muti britannici non mi stanno certo entusiasmando...

A Gegio film ha detto...

Ti invidio. Se le fonti di dvd che hai vanno così indietro io non posso che consigliarti di approfittarne.

Christian ha detto...

Tranne ovviamente il suo secondo film, “The mountain eagle” (che è andato perduto), credo che tutti gli altri si trovino facilmente in DVD anche sul mercato italiano...