2 febbraio 2009

Level Five (Chris Marker, 1997)

Level Five (id.)
di Chris Marker – Francia 1997
con Catherine Belkhodja, Kinjo Shigeaki
**1/2

Visto in DVD con Martin, in originale con sottotitoli.

Una donna, Laura (chiamata così per via del film "Vertigine" di Preminger), cerca di completare un videogioco di strategia realizzato dal marito scomparso e ispirato alla battaglia di Okinawa, il maggiore scontro nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale. Ma ogni suo tentativo di cambiare l'esito storico della battaglia sembra destinato al fallimento. Fra lunghi monologhi con il marito morto e l'utilizzo di una misteriosa rete telematica parallela a internet, ricostruisce i retroscena dell'evento bellico attraverso filmati e testimonianze dei sopravvissuti. Film strano, confuso, che parla della vita e della morte, decisamente interessante quando prende il sopravvento il lato documentaristico (molto d'impatto, per esempio, le sequenze in cui si parla dei suicidi rituali che anche gli abitanti civili dell'isola si sentivano obbligati a compiere per non cadere nelle mani del nemico) e un po' più pesante quando è in scena la protagonista, che si rivolge (sempre in primo piano) alla macchina da presa. Nei giorni successivi alla visione, mi è un po' cresciuto. Marker, di cui avevo visto in precedenza solo il celebre "La jetée", frequenta spesso il Giappone ed è ossessionato – come Wenders – dalle immagini elettroniche, dalla memoria e dalla tecnologia. Nel montaggio vengono usate alcune sequenze girate a Okinawa da Nagisa Oshima (che compare anche in alcune brevi interviste).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, d'accordo. Io ho mal sopportato proprio "quando è in scena la protagonista, che si rivolge (sempre in primo piano) alla macchina da presa". Non c'era proprio bisogno di farlo...

Christian ha detto...

Probabilmente se Marker avesse fatto un "semplice" documentario su Okinawa, il film sarebbe stato migliore. Però non si può pretendere da un autore che rinunci alle proprie ossessioni...

Anonimo ha detto...

Un film che non ha una scheda su Filmtv...bello il plot, mi incuriosisce...Mi tocca aspettare Fuoriorario, dove avevano già fatto La jetée...
Il torneo ha delle novità e un altro questionario...
http://iltorneodeifilm.wordpress.com/

Christian ha detto...

È uscito in DVD in un cofanetto che comprende anche, per l'appunto, "La jetèe" e "Sans soleil".

Martin ha detto...

Se Marker avesse fatto un semplice documentario sarebbe semplicemente stato migliore come documentario.
Ma stiamo parlando di un Autore di Cinema e in quanto tale il suo intento è quello di sviluppare la propria idea artistica.
Il fatto che il suo stile sia semi-documentaristico è una semplice scelta artistica ma il suo risultato diverge dal documentario quanto le analoghe opere di Wenders.
E poi, per dirla tutta, mai mi sarei sognato di comprare un dvd con un documentario su Okinawa, francamente non me ne sarebbe importato nulla.
In questo caso invece è tutto l'insieme ad essere interessante.
In ogni caso per cogliere meglio le sfumature e le connessioni tra le varie perti me lo rivedrò nei prossimi giorni.

Christian ha detto...

me lo rivedrò nei prossimi giorni.

Fammi sapere che effetto ti fa! ^^