2 febbraio 2008

Il paese incantato (A. Jodorowsky, 1968)

Il paese incantato (Fando y Lis)
di Alejandro Jodorowsky – Messico 1968
con Sergio Kleiner, Diana Mariscal.
*1/2

Visto in DVD, con Martin.

Completamente in bianco e nero e tratto da un testo teatrale di Fernando Arrabal, è stato il primo lungometraggio di Jodorowsky e ne contiene già tutti i pregi e i difetti: immagini visionarie e surreali, situazioni crudeli (al limite del sadomasochismo), misticismo e allegorie, freaks e personaggi circensi, atmosfere felliniane o, meglio ancora, alla Ciprì e Maresco. Fando è un uomo che trasporta su un carretto Lis, una ragazza paralitica che mangia i fiori. I due vanno alla ricerca della leggendaria e mitica Tar, l'unica città scampata alla distruzione che ha reso il resto del mondo un cumulo di macerie. A eccezione della prima scena, l'intera pellicola si svolge in un deserto roccioso dove i due protagonisti incontrano una serie di bizzarri personaggi (compresi i genitori, defunti, di Fando) e dove il comportamento dell'uomo nei confronti di Lis passa in continuazione dalla tenerezza al disprezzo. Nel complesso mi ha detto veramente poco. I debiti del regista si vedono già tutti: dal Buñuel del periodo dadaista (ma almeno il regista spagnolo si è poi evoluto in direzioni molto diverse, mentre "Jodo" sembra incapace di uscire dal nonsense mistico e surreale) a Fellini appunto. Scarsi gli attori (c'è quasi il dubbio che non siano professionisti, però), soprattutto l'attrice che interpreta Lis.

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