6 luglio 2006

Tutti insieme appassionatamente (R. Wise, 1965)

Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music)
di Robert Wise – USA 1965
con Julie Andrews, Christopher Plummer
***

Visto in DVD, in originale con sottotitoli.

Per quanto possa sembrare strano non avevo mai visto questo celebre film per famiglie, uno dei maggiori successi cinematografici di tutti i tempi. Vinse l'Oscar, fu campione d'incassi e ancora oggi figura al terzo posto nella classifica dei film più visti al cinema negli Stati Uniti dopo "Via col vento" e "Guerre stellari". Magistralmente diretto da Robert Wise, è tratto dal musical di Rodgers & Hammerstein, a sua volta ispirato a una storia vera: Maria von Trapp e la sua numerosa famiglia fuggirono veramente dall'Austria alla vigilia della seconda guerra mondiale per trasferirsi negli Stati Uniti, dove si esibirono per anni come compagnia cantante. Visto il soggetto (una novizia irrequieta abbandona il convento per lavorare come governante in casa di un burbero vedovo con sette figli, conquistando prima l'affetto dei bambini e poi l'amore del padre), temevo fosse insopportabilmente sdolcinato ed eccessivamente pieno di buoni sentimenti. Invece, anche se alcuni numeri musicali sono in effetti un po' melensi, il film è gradevolissimo: il merito va in gran parte alla simpatia e alla freschezza di una Julie Andrews agli inizi della sua carriera cinematografica (aveva appena girato "Mary Poppins", curiosamente un'altra pellicola musicale dove interpreta una governante alle prese con dei bambini). L'ambientazione, Salisburgo e dintorni alla fine degli anni trenta, mi è piaciuta molto. Anni fa avevo trascorso tre settimane nella città di Mozart e mi ha fatto piacere rivederla sullo schermo. Molto belle anche le canzoni, non particolarmente sofisticate ma comunque piacevoli. La mia preferita è "My favorite things". Wise, che quattro anni prima aveva già realizzato la versione cinematografica di un altro celebre musical, "West Side Story", dirige con intelligenza ponendosi completamente al servizio della pellicola. Inizialmente il regista avrebbe dovuto essere William Wyler, che si era tirato indietro non trovandosi a proprio agio con lo spirito "leggero" del film. Probabilmente avrebbe dato più enfasi alla parte finale della storia, quella che descrive l'Anschluss dell'Austria e l'arrivo dei nazisti, rendendo il film troppo cupo. Meglio così.

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