La legge del desiderio (P. Almodóvar, 1987)
La legge del desiderio (La ley del deseo)
di Pedro Almodóvar – Spagna 1987
con Eusebio Poncela, Carmen Maura, Antonio Banderas
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Visto in DVD, con Albertino e Martin.
Un Almodóvar meno grottesco e più compassato del solito in un melodramma leggero ma poco convincente. Pablo (Poncela) è un regista gay che intreccia una focosa relazione con Antonio (Banderas), un giovane ammiratore, geloso e possessivo, disposto persino all'omicidio pur di avere l'amante tutto per sé. A momenti drammatici e scabrosi (ma non troppo: persino le nudità non vengono mostrate) si alternano istanti umoristici, come i siparietti con i poliziotti, ma alla fine – tranne forse per le scene che riguardano la sorella del regista, Tina (Carmen Maura), aspirante attrice che vive con la figlia dopo aver cambiato sesso – il risultato è poco incisivo, soprattutto in confronto ad altri film dello stesso Almodóvar. Se l'obiettivo (come suggerisce il titolo) era quello di parlare del desiderio e della passione, mi è sembrato che la pellicola abbia mancato il bersaglio. È invece più interessante nel descrivere strani e contorti rapporti familiari (non solo quelli fra il regista e la sorella, o fra quest'ultima e la figlia, l'ex moglie e il padre, ma anche quelli appena accennati fra Banderas e la madre, o fra i due poliziotti padre e figlio). Dal titolo del film nasce il nome dalla casa di produzione El Deseo, fondata per l'occasione dallo stesso Almodóvar con il fratello minore Agustin, che produrrà anche tutti i suoi film successivi.
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