22 novembre 2016

Fantastic 4 (Josh Trank, 2015)

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro (Fantastic Four)
di Josh Trank – USA 2015
con Miles Teller, Kate Mara
*1/2

Visto in divx.

Le due pellicole dei Fantastici Quattro dirette da Tim Story dieci anni prima avevano deluso gran parte dei fan e non avevano fatto sfracelli al botteghino: logico che, in pieno boom dei film sui supereroi, si tentasse di rilanciare la franchise ripartendo da zero. L'intenzione era quella di produrre un film meno camp, più realistico e drammatico. Il risultato è però fallimentare e lascia ancor più con l'amaro in bocca, facendo persino rivalutare gli "ingenui" lungometraggi precedenti. A differenza dei Marvel Studios stessi, che sembrano aver trovato la giusta ricetta per portare sullo schermo i propri character (un mix fra fedeltà al materiale originale, con tanto di strizzatine d'occhio ai fan di vecchia data, e un utilizzo consapevole dei meccanismi dell'intrattenimento cinematografico), la Fox pare incapace di sfruttare al meglio le serie di cui ha i diritti (le è andata bene con gli X-Men, è vero, ma malissimo con i FQ, Devil ed Elektra). In questo film, che è essenzialmente una lunghissima origin story, dei personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby non rimane niente se non i nomi e i superpoteri. Per il resto si tratta di figure del tutto irriconoscibili e, quel che è peggio, stereotipate e per nulla accattivanti: scienziatelli post-adolescenti senza personalità o spessore. Reed Richards (Miles Teller) è un giovane genietto che, insieme al compagno di scuola Ben Grimm (Jamie Bell), inventa un portale extradimensionale che attira l'attenzione della potente Baxter Foundation. Qui, assunto dal professor Franklin Storm per lavorare a una versione più estesa del portale, perfeziona l'invenzione insieme al recalcitrante Victor Von Doom (Toby Kebbell) e ai due figli dello stesso Storm, Johnny (Michael B. Jordan) e Susan (Kate Mara). Per potersi vantare di essere stati i primi a viaggiare in un'altra dimensione, i ragazzi decidono di provarla senza autorizzazione: ne usciranno trasformati in supereroi (tranne Victor che, impazzito, cercherà di distruggere il mondo). Il continuo ed esteso tradimento del setting e delle caratteristiche del fumetto (Johnny nero? Susan adottata? Destino con poteri e senza il background latveriano?) non è nemmeno il peggior difetto della pellicola: il film è semplicemente prevedibile nel suo sviluppo, piatto o implausibile a livello di caratterizzazioni, modesto come effetti speciali, privo di appeal e con attori mediocri e del tutto dimenticabili. Già cancellati, a quanto pare, i progetti di eventuali sequel. Il regista ha lamentato disaccordi con la produzione, che avrebbe cambiato il finale (e il tono generale del film) contro la sua volontà. È comunque davvero un peccato che al cinema non si riesca ad avere una versione decente di quelli che, storicamente, dovrebbero essere una delle colonne portanti dell'Universo Marvel.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Faccio fatica a capire come si possa fare un film così incredibilmente brutto. I due vecchi film sui FQ non erano il massimo ma perlomeno si potevano guardare, questo assolutamente no.
Non c'è niente da salvare, non gli attori, non la trama, non la regia, non gli effetti speciali. Non è neanche un film così balordo da poter diventare un classico (es. Howard e il destino del mondo - per rimanere in ambito Marvel) perchè non è nemmeno kitsch.
Ci vuole del coraggio anche solo per guardarlo.
Mauro

Christian ha detto...

Io salvo in parte giusto l'incipit, con i due bambini (Reed e Ben) che si conoscono a scuola e che, nonostante le differenze, diventano amici; e poi il tema dell'esplorazione dell'ignoto, che in fondo dovrebbe essere uno dei filoni portanti delle storie del gruppo. Ma per il resto, hai ragione, tutto è pedestre e nemmeno divertente...