24 novembre 2015

Il vagabondo (R. W. Fassbinder, 1966)

Il vagabondo (Der Stadtstreicher)
di Rainer Werner Fassbinder – Germania 1966
con Christoph Roser, Susanne Schimkus
**1/2

Visto su YouTube.

Prima di esordire nel mondo del cinema nel 1969 con il suo primo lungometraggio, Fassbinder realizzò due corti di circa dieci minuti (pare che ce ne fosse stato anche un terzo, "This Night", andato perduto), fortemente influenzati dalla corrente della Nouvelle Vague francese. In questo "Il vagabondo", in particolare, è evidente l'omaggio a "Il segno del leone" di Eric Rohmer: se quello mostrava il girovagare di un clochard nella Parigi desolata d'estate, qui siamo invece nelle periferie di Monaco di Baviera (scenario che rimarrà una costante in quasi tutti i lavori del regista) in un freddo autunno-inverno. Il protagonista, un uomo senza fissa dimora che dorme nelle stazioni, si lava alle fontanelle pubbliche e possiede solamente i suoi vestiti e una borsa, trova per caso una pistola sul selciato: non sa che farci, e dopo aver cercato inutilmente di disfarsene, medita di usarla per suicidarsi. Ma prima di riuscirci, la pistola gli verrà rubata da due giovani che lo stavano pedinando. Girato in bianco e nero e in gran parte muto (c'è una sola scena in cui i personaggi parlano, che culmina con il protagonista che intona una canzone infantile), il film sembra uscire da un altro tempo, o da un'altra realtà. In ogni caso, è molto espressivo, e particolarmente focalizzato sulle immagini, dalle quali traspare tutto il mondo interiore del personaggio. Fassbinder stesso fa un cameo nella scena dei bagni pubblici.

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