I bambini ci guardano (Vittorio De Sica, 1944)
I bambini ci guardano
di Vittorio De Sica – Italia 1944
con Luciano De Ambrosis, Emilio Cigoli
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Visto in divx alla Fogona.
Il piccolo Pricò è testimone silenzioso ma attento delle vicissitudini familiari che si svolgono attorno a lui: la madre (Isa Pola) fugge di casa con l'amante, costringendo il padre (Emilio Cigoli) ad affidarlo dapprima alla zia e poi alla nonna; alla fine la donna torna dal marito, e per un breve periodo sembra che la frattura si possa sanare; ma poi, durante una vacanza ad Alassio, ogni cosa si riapre, e finirà in tragedia. Da un romanzo di Cesare Giulio Viola (che lo ha adattato insieme allo stesso De Sica e a Cesare Zavattini, fra gli altri), un film che filtra attraverso gli occhi e la sensibilità del piccolo protagonista tutti quei piccoli “scandali” borghesi e familiari di cui gli adulti cercano di non parlare in presenza dei figli o dei bambini (o lo fanno solo con accenni o con giri di parole), ma che questi ultimi comprendono benissimo (come mostra la celebre scena finale, in cui Pricò rifiuta di abbracciare la madre). Visto oggi risulta forse un po' moralista, ma per l'epoca fu una boccata d'aria fresca, tanto da essere considerato – insieme a "Ossessione" di Visconti – uno dei principali precursori del Neorealismo e della nuova stagione del cinema italiano che sarebbe esplosa nel dopoguerra: nella sua attenzione ai personaggi, agli ambienti e ai problemi sociali, per esempio, precede e anticipa "Sciuscià" e "Ladri di biciclette" dello stesso De Sica. Inoltre è impreziosito da una regia che dona un indiscusso fascino a diverse sequenze (il viaggio in treno con il bambino febbricitante, con un montaggio di immagini quasi horror; la scena in cui Pricò, chiuso in camera sua, ascolta attraverso le pareti il dialogo fra la madre e l'amante; e la fuga notturna per il lungomare di Alassio). All'inizio, un teatrino di marionette in piazza sembra prefigurare la tragedia che sta per abbattersi sulla famiglia: e non a caso sono più i bambini spaventati dallo spettacolo che quelli divertiti. Adriano Rimoldi è l'amante Roberto, Giovanna Cigoli la governante Agnese. Musiche di Renzo Rossellini. L'attore Luciano De Ambrosis, di soli sei anni, aveva perso la madre poco prima dell'inizio delle riprese. Continuerà a lavorare nel mondo del cinema come doppiatore.
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