7 luglio 2014

Gli occhi della mummia (E. Lubitsch, 1918)

Gli occhi della mummia (Die Augen der Mumie Ma)
di Ernst Lubitsch – Germania 1918
con Pola Negri, Emil Jannings
**1/2

Visto su YouTube.

In Egitto per una breve vacanza, il giovane pittore Wendland (Harry Liedtke) si innamora della bella Ma (Pola Negri) e la salva dalle grinfie del sacerdote Radu (Emil Jannings), che l'aveva rapita e la sfruttava (come "mummia" vivente) per terrorizzare e depredare i turisti che visitavano un'antica tomba nelle vicinanze del Cairo. Wendland sposa la ragazza e la porta con sé in Europa, dove diventa la sua musa e modella, oltre che una celebrità come danzatrice orientale. Ma nella stessa città, al servizio di un principe benestante, è giunto anche Radu, deciso a rintracciare Ma e a vendicarsi del suo tradimento. Non un horror tradizionale, come le premesse (e il titolo) suggerivano, ma un thriller sul tema dello stalking, che può contare su belle atmosfere, un buon cast (Pola Negri era specializzata nel ruolo della bellezza esotica e un po' selvaggia; Jannings stupisce in ogni film in cui appare) e la solida regia di un Lubitsch per la prima volta alle prese con un film drammatico (i lavori precedenti erano tutte commedie). Parecchie le ingenuità nella trama, compensate però da sequenze sottilmente inquietanti (quelle con Jannings, ça va sans dire) e da un finale drammatico e in climax. Interessanti anche le scene in cui Ma, sottoposta a una "educazione europea", si sente a disagio nel contesto sociale in cui il novello marito vorrebbe collocarla, finendo per diventare una danzatrice di varietà. Si tratta della prima collaborazione fra Lubitsch e la Negri, cui seguiranno successi come "Sangue gitano" e "Madame DuBarry".

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