17 maggio 2013

Iron Man 3 (Shane Black, 2013)

Iron Man 3 (id.)
di Shane Black – USA 2013
con Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow
**

Visto al cinema Uci Bicocca, con Sabrina.

Dopo l'esperienza con i Vendicatori e la battaglia newyorkese contro gli alieni, l'approccio di Tony Stark alla vita da supereroe è profondamente cambiato: soggetto all'ansia e a frequenti attacchi di panico (il tema dell'eroe fragile e incapace di gestire i propri poteri è un "classico" dei fumetti Marvel), il playboy inventore si è rinchiuso nella sua lussuosa dimora a progettare armature sempre più sofisticate e potenti. Ma è costretto a uscire dal proprio guscio quando il suo ex autista e guardia del corpo, Happy Hogan, viene gravemente ferito in un attentato organizzato dal Mandarino (Ben Kingsley), un misterioso terrorista che minaccia il governo degli Stati Uniti. La sfida di Iron Man al Mandarino provoca la reazione di quest'ultimo, che distrugge la casa di Tony, cattura la sua fidanzata Pepper Potts e lo costringe alla fuga. Nel corso delle sue indagini, il nostro eroe scoprirà che dietro agli attentati c'è l'A.I.M., un'organizzazione guidata dallo scienziato Aldrich Killian (Guy Pearce) che ha messo a punto un'incredibile biotecnologia capace di trasformare le persone in armi umane. Al terzo film dell'Uomo di Ferro (ma fra il precedente e questo c'è stato, appunto, "The Avengers"), Jon Favreau lascia la regia – ma non il ruolo di Happy – a Shane Black, il leggendario sceneggiatore di tanti action movie degli anni ottanta e novanta ("Arma letale", "L'ultimo boy scout", "Last action hero"). E si vede: Black acuisce ancor più l'ironia della serie, rendendo Tony Stark protagonista di situazioni comiche o ridicole e ne aumenta a dismisura le battute ciniche e fulminanti (come in tutta la sottotrama con il ragazzino, aspirante sidekick che per fortuna dura poco). Ma se la verve non manca e la sceneggiatura è convincente, la trama (ispirata allo story arc del virus Extremis, ideato da Warren Ellis) non è però abbastanza incisiva, e a visione terminata la pellicola lascia ben poco di memorabile allo spettatore, che dopo qualche giorno rischia di aver dimenticato gran parte del film. Fanno eccezione alcune trovate (su tutte la natura "fittizia" del Mandarino, ma anche il ruolo "super-eroico" di Pepper Potts) che riescono a sorprendere anche (e soprattutto) i Marvel fan di vecchia data. Questi apprezzeranno inoltre le solite citazioni/camei (Stan Lee, la Roxxon) e le strizzatine d'occhio (l'upgrade in War Machine in Iron Patriot), mentre l'abuso di effetti speciali dà meno fastidio del solito, vista la natura "fracassona" del film (notevole la battaglia finale al molo, con la "moltiplicazione" dell'eroe grazie alle numerose armature che Tony getta nella mischia, tutti "alter ego" di un personaggio che mai come in questa pellicola mette in mostra contemporaneamente la dipendenza dalla sua corazza e il tentativo di farne a meno). La scena in cui Tony, abbigliato con un poncho, trascina la sua armatura sotto la neve è probabilmente una citazione dal primo "Django". Dopo i titoli di coda, apparizione-cameo anche per Mark Ruffalo (ovvero Bruce Banner in "The Avengers").

8 commenti:

Babol ha detto...

Godibilissimo e ultradivertente, ormai gli Iron Man con Robertino sono diventati un appuntamento da non perdere anche per chi, come me, ha sempre dedestato i Vendicatori cartacei!

Christian ha detto...

A me invece i fumetti piacevano (e proprio Iron Man era il mio personaggio preferito), ma dei tre film finora salverei solo il primo. Anche "The Avengers" non mi ha convinto più di tanto, anche se ammetto che veder muoversi sullo schermo i personaggi che avevo sempre letto sulla carta dà comunque una certa emozione...

Downey Jr. è comunque la cosa migliore del film, il miglior interprete (insieme al Magneto di Ian McKellen) finora visto in un film Marvel.

Adriano Max ha detto...

Ciao ! Il secondo non mi è piaciuto, ma questo ha dei punti. L'azione chiaramente preme su tutto, ma mi ha intrigato il fatto che spesso Robert fosse fuori dall'armatura e riuscisse a creare azioni fumettisticamente verosimili (perchè di realmente verosimile ...) ! Alcuni turning point sono mostrati così velocemente che potrebbero sfuggire dei nessi ... però se capita questo terzo episodio lo rivedrei, il secondo ... no ! :)

Christian ha detto...

Io con il secondo mi ero divertito, anche se aveva tanti difetti. Questo lo metterei allo stesso livello, ma la trama mi è parsa davvero poca cosa (a parte la "sorpresa" sull'identità del Mandarino)... Comunque, a parte il primo capitolo, non credo che siano film che meritino più visioni (almeno non ravvicinate...!).

A Gegio film ha detto...

Non sembra proprio da buttare, a quanto ne scrivi. Spero che prima di The avengers 2 escano, in maratona o in successione, tutti i film del secondo ciclo, perché mi sono divertito parecchio l'ultima volta. Shane Black era una garanzia, uno bravo che basterebbe mettere ai dialoghi, ma c'ha un'altro settore, un'altra mentalità, magari ancora aspirazioni.

Christian ha detto...

No, una visione la vale, soprattutto se si è appassionati del genere o del personaggio. Ma non passerà certo alla storia. Purtroppo, da fan della Marvel, è difficile perdersi questi film. Che sono fatti bene, ma raramente (se non mai) vanno oltre il puro intrattenimento.

A Gegio film ha detto...

E diamoci all'intrattenimento, ma il mio sogno, e recupererei pure tutti i fumetti a quel punto, sono le Civil war..

Christian ha detto...

Io, a dire il vero, ho smesso di leggere fumetti Marvel da una decina d'anni (o forse più), mentre prima li divoravo. Comunque, quello che ho imparato da questi film è che non sempre da un bel story arc nasce una buona pellicola, e viceversa (il film degli X-Men sulla saga di Fenice Nera, un capolavoro nei fumetti, è stato il più brutto della serie).