Sex and Zen III (Aman Chang, 1998)
Sex and Zen III (Yu pu tuan III: zhi guan ren wo yao)
di Aman Chang – Hong Kong 1998
con Karen Yeung, Timothy Zhao
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Visto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.
Ancora prodotto – come il secondo – da Wong Jing, il terzo film della serie è quello che meno tiene fede al proprio titolo: di "zen", ormai, non c'è proprio traccia! La pellicola si discosta dalle precedenti anche per il tono generale, che mette da parte l'ironia e gli elementi fantastici in favore di un impanto melodrammatico che a tratti sfocia addirittura nel torture movie. Tre ragazze povere – Susan (Karen Yeung), Fanny (Tung Yi) e Chinyun (Chung Chun) – vengono vendute dalle rispettive famiglie al bordello di madame Tall Kau (Chik King-Man), dove vengono addestrate per diventare esperte prostitute. Susan si innamora, ricambiata, dello studente Chu Chi-Ang (Timothy Zhao), scatenando la gelosia di Fanny, che la accusa di aver ucciso il mercante di cavalli Sir Lui (Elvis Tsui). Richiamato da Chinyun, sarà proprio il giovane Chu, che nel frattempo è diventato un magistrato (e ha appreso straordinarie tecniche sessuali da un misterioso giustiziere), a salvarla dalla terribile prigione in cui è stata rinchiusa. Rispetto ai due film precedenti mancano gli attori di spicco (se si eccettua il solito Elvis Tsui) e soprattutto l'umorismo demenziale. Se aggiungiamo che la trama è piatta e prevedibile, che la sceneggiatura è raffazzonata (i pochi spunti interessanti non vengono poi approfonditi), ma soprattutto che nessuna delle attrici ha il carisma o la carica erotica di Shu Qi, di Amy Yip o delle altre interpreti dei film precedenti, si capisce perché questo capitolo è decisamente il meno riuscito della saga.
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