Robin Hood (Ridley Scott, 2010)
Robin Hood (id.)
di Ridley Scott – USA 2010
con Russell Crowe, Cate Blanchett
*1/2
Visto al cinema Colosseo, con Rachele, Paola, Marina e Mattia.
Di ritorno dalle crociate al seguito di re Riccardo Cuor di Leone, l'arciere Robin Longstride è costretto ad assumere l'identità di sir Robert Loxley di Nottingham. Alla guida di alcuni fidi compagni, si schiererà al fianco della popolazione e di lady Marion, vedova di Loxley, contro i soprusi del clero e le esose tasse del nuovo re Giovanni, ma aiuterà anche quest'ultimo a respingere un'invasione dei soldati francesi, riunificando i ribelli del nord che il traditore Godfrey aveva sobillato contro la Corona. In cambio, però, non riceverà onori (né, soprattutto, la "carta dei diritti" che chiedeva per il popolo) ma sarà dichiarato fuorilegge: comincerà così la leggenda di Robin Hood e dei banditi di Sherwood. Nel narrare come sono nati il celebre personaggio e tutta la mitologia che lo circonda, il regista cerca un taglio storico (più che "Il gladiatore" vengono in mente "Le crociate" e, anche se non è di Scott, "Braveheart") e realizza una sorta di prequel che però non riesce mai a regalare sorprese allo spettatore. Inizialmente il film avrebbe dovuto chiamarsi "Nottingham" (e dare molto più spazio allo sceriffo), un titolo ben più appropriato per una storia che vede proprio nel popolo e nella terra, più che nei personaggi, i suoi protagonisti. Nonostante gli indubbi pregi dal lato tecnico (regia e fotografia, come sempre nelle pellicole di Ridley Scott, non deludono) e la cura nelle scenografie e nei costumi, dei cinque film sfornati finora dall'accoppiata Scott/Crowe questo è il meno convincente: lungo, pomposo, con un incedere pesante e una parte centrale un po' noiosa, una volta giunti fino in fondo non lascia certo il desiderio di rivederlo. I momenti migliori sono probabilmente le battaglie e le scene d'azione: quella finale, con i francesi che approdano sulle spiagge di Dover, rievoca lo sbarco in Normandia. Disarmante la colonna sonora, mentre i titoli di coda sono opera dell'animatore italiano Gianluigi Toccafondo. Il cast comprende vecchie glorie come Max von Sydow e William Hurt, ma anche la graziosa Léa Seydoux, già vista in "Lourdes", e Mark Strong, ormai condannato alle parti da cattivo.
6 commenti:
E' in forma Cate Blanchett?
:-)
Sì, benché pure lei - come quasi tutti - reciti un po' sopra le righe. Comunque il cast è sicuramente una delle cose migliori del film. ^^
se scene d'azione e battaglie varie sono i momenti migliori, faccio volentieri a meno di vederlo
È così. Purtroppo invece io dei film di Ridley Scott non riesco a fare a meno, me li vedo tutti.
Grande delusione: trama che si arrovella parecchio, Crowe poco convincente, insomma un mezzo passo falso, ma sinceramente non sono un estimatore di Scott e, per questo, un pò me lo aspettavo. Ne ho scritto qualcosina anche da me, ma più o meno siamo sulla stessa linea...
Ridley Scott è stato il primo regista, assieme a Stanley Kubrick, che ho iniziato a seguire con "continuità": negli anni ottanta, infatti, mi sono reso conto per la prima volta che diversi film che mi piacevano erano opera dello stesso autore. Per questo gli sono affezionato e continuo a non perdermi nessuno dei suoi lavori, anche se le delusioni non mancano, come in questo caso.
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