L'assassino abita al 21 (H.-G. Clouzot, 1942)
L'assassino abita al 21 (L'assassin habite au 21)
di Henri-Georges Clouzot – Francia 1942
con Pierre Fresnay, Suzy Delair
**1/2
Visto in DVD.
La città di Parigi è scossa da una catena di omicidi, compiuti di sera per le strade a scopo di rapina. La polizia si getta senza successo sulle tracce del misterioso assassino, che si firma "Monsieur Durand" e lascia sempre un biglietto da visita. Grazie a una soffiata, però, l'astuto investigatore Wens scopre che il criminale potrebbe nascondersi nella tranquilla Pensione delle Mimose, al numero 21 di Avenue Junot, mescolato fra i residenti. Si stabilisce così a sua volta nella pensione, travestito da prete, cercando di individuare il suo uomo fra i numerosi ed eccentrici personaggi che vi alloggiano. Nelle indagini è affiancato suo malgrado dall'impicciona fidanzata Mila, aspirante cantante d'opera che spera di farsi un nome contribuendo alla cattura dell'omicida. Il primo lungometraggio diretto da Clouzot non poteva che essere un giallo: tratto da un romanzo del belga Stanislas-André Steeman (che ha collaborato con il regista alla sceneggiatura), mescola atmosfere da noir urbano con momenti di comicità brillante e un tono decisamente spigliato. La regia precisa (magistrale la sequenza del primo omicidio, tutta in soggettiva), la fotografia in bianco e nero, la giusta dose di tensione, le numerose gag e la buona caratterizzazione dei personaggi permettono anche di passar sopra a una certa prevedibilità (non è difficile, a un certo punto, indovinare il segreto di Monsieur Durand). All'epoca in cui uscì il film, la Francia era occupata dai nazisti: e non sono mancati coloro che hanno visto nel modo in cui il criminale si nasconde all'interno della società un'allusione alla situazione politica del periodo. Da notare che in precedenza Clouzot aveva già scritto una sceneggiatura a partire da un romanzo di Steeman ("Le dernier des six", film girato da Georges Lacombe nel 1941), dove aveva introdotto il personaggio di Mila, interpretato dalla sua compagna di allora Suzy Delair. Due dei personaggi di quel film, Wens e Mila, vengono qui riproposti nonostante fossero assenti nell'opera originale. Successivamente il regista si ispirerà ancora a un libro di Steeman per realizzare uno dei suoi capolavori, "Legittima difesa".
2 commenti:
Clouzot è uno di quegli autori sui quali ho sempre fatto una gran confusione (non con l'ispettore Clouseau, s'intende!)
:-)
Però di recente il sito di Snaporaz, da dove hai preso anche il film di Alice, (il link è sul mio sito) ha messo alcune frammenti davvero fuori dal comune e mi sono incuriosito.
Di Clouzot, mi sono accorto, ho solo un film, ma bellissimo: il Requiem di Verdi diretto da Karajan alla Scala a metà anni '60.
Ho visto: un frammento da "L'enfer", il suo film incompiuto, con Romy Schneider. Davvero affascinante, spero di riuscire a vederlo prima o poi!
Clouzot è un autore molto interessante: non ho visto ancora tutto di suo (mi manca, per esempio, "Vite vendute"), ma i suoi noir come "Il corvo", "Legittima difesa" e "I diabolici" meritano anche più di una visione! ^^
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