Constantine (Francis Lawrence, 2005)
Constantine (id.)
di Francis Lawrence – USA 2005
con Keanu Reeves, Rachel Weisz
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Visto in DVD.
John Constantine è un personaggio ideato da Alan Moore nel periodo in cui lo scrittore inglese lavorava sulla testata "Swamp Thing". La popolarità del character, il cui aspetto era ispirato a quello del cantante Sting, spinse la DC Comics (non ancora Vertigo) a renderlo protagonista di una serie personale, "Hellblazer", una delle più fortunate dell'etichetta for mature readers della casa editrice. Di quel personaggio il film prende solo alcuni aspetti e ne cambia personalità, caratteristiche e setting: il Constantine cinematografico è americano e non inglese, veste come uno yuppie in giacca e cravatta e non in trench coat, lotta per conquistarsi un posto in paradiso anziché per puro spirito di avventura e per attrazione verso l'occulto, ed è molto meno cinico e sarcastico. Francamente, viste le premesse, mi aspettavo un totale disastro: e invece, se si dimentica qual è il materiale di origine e lo si guarda come una pellicola a sé stante, in fondo il film ha una bella atmosfera (non male nemmeno gli effetti speciali) e presenta diversi spunti interessanti. Constantine è ritratto come un esorcista laico, senza fede ("tu non credi, tu sai", gli dice un ambiguo angelo interpretato da Tilda Swinton) e alle prese con il tentativo, da parte del figlio di Satana, di invadere il mondo degli esseri umani, trasgredendo la regola che vieta a demoni e angeli di intervenire direttamente nelle vicende degli uomini. Nel complotto rimane coinvolta anche una poliziotta con poteri paranormali, convinta che il misterioso suicidio della sorella gemella sia stato dovuto a qualche intervento soprannaturale. L'originalità della pellicola sta nel mettere in scena una lotta fra il bene e il male nel quale l'eroe non parteggia per l'una o per l'altra parte (anzi, le disprezza entrambe) ma cerca di restare a galla nel mezzo. La sottotrama del tumore ai polmoni proviene dal primo celebre ciclo di albi scritto da Garth Ennis, anche se viene risolta in maniera ben più semplicistica. E alla fine Constantine smette di fumare: il "vero" John non l'avrebbe mai fatto.
2 commenti:
Troppo buono.
Io l' ho trovato una merda.
Io mi aspettavo che fosse tale, e forse proprio a causa delle mie basse aspettative non mi è dispiaciuto del tutto... Ogni paragone con il fumetto, comunque, sarebbe impietoso.
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