Marie Antoinette (S. Coppola, 2006)
Marie Antoinette (id.)
di Sofia Coppola – USA 2006
con Kirsten Dunst, Jason Schwartzman
*1/2
Visto al cinema President, con Hiromi.
Non mi ha fatto impazzire, questa rilettura pop della vita di Maria Antonietta a Versailles (il film si apre con il viaggio dall'Austria alla Francia e si chiude con il trasferimento dei sovrani dalla reggia al palazzo delle Tuileries, dunque poco prima del tentativo di fuga e della successiva condanna a morte da parte dei rivoluzionari). L'attenzione della regista si concentra tutta sul personaggio principale, e dunque è soltanto attraverso lei che osserviamo l'ambiente circostante. La giovanissima regina vive però in un microcosmo tutto suo nel quale c'è poco spazio per gli eventi storici che avvengono intorno a lei: questi risultano perciò quasi assenti, o al limite filtrati da una personalità rassegnata e superficiale. Il personaggio che ne esce fuori, infatti, è ben poco interessante, direi quasi noioso: non sembra mai interessato a conoscere il mondo né prova il minimo interesse per quello che accade attorno a lei. Alla fine anche lo spettatore tende ad addormentarsi, anestetizzato dai colori pastello, dalle parrucche, dai cibi sontuosi. E non bastano un po' di canzoni moderne nella colonna sonora (una scelta che alcuni hanno criticato, ma che a me non è dispiaciuta: almeno ogni tanto forniva qualche scossa) per rendere il film meno piatto.
Nota a margine: dopo il film mi sono fermato a riflettere su quanto siano prive di personalità le "divette" hollywoodiane della nuova generazione (Dunst, Lohan, Johansson...). Nel migliore dei casi, di loro si può dire che siano simpatiche. Ma il carisma di una Lauren Bacall che esordiva a vent'anni in "Acque del sud", a fianco di Bogart, se lo sognano.
1 commento:
io l'ho trovato bellissimo, sontuoso pop visivo con tocchi di malickiana visionarietà.
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