23 dicembre 2006

Grattacielo tragico (H. Hathaway, 1946)

Grattacielo tragico (The dark corner)
di Henry Hathaway – USA 1946
con Mark Stevens, Lucille Ball
**1/2

Visto in DVD.

Un detective privato scopre che il suo socio di un tempo, a causa del quale aveva dovuto scontare due anni di galera per un reato che non aveva commesso, lo sta facendo pedinare da un misterioso individuo in abito bianco. La situazione peggiora quando il detective viene narcotizzato: al suo risveglio trova al suo fianco il cadavere dell'ex-socio e nelle proprie mani l'arma del delitto. Aiutato dalla sua leale segretaria, della quale è innamorato, dovrà scoprire chi lo vuole incastrare, e perché. Un bel noir, elegante e raffinato, con un'ottima fotografia in bianco e nero e un cast (ci sono anche William Bendix, Cathy Downs, Kurt Kreuger e soprattutto Clifton Webb, in un ruolo simile a quello di "Vertigine") che dà vita a personaggi ben caratterizzati e contrastati. Forse manca un pochino di profondità (l'intreccio mi è sembrato più lineare della media del genere) ma la sensazione di complotto e di accerchiamento, così come la voglia di riscatto sociale del protagonista (e di un'intera società, visto che il film è ambientato subito dopo la fine della guerra), lo rendono molto piacevole. Stevens non è un antieroe cinico e duro come vorrebbe apparire, ma si dimostra vulnerabile e dipendente dalla sua donna, anche per tirarsi fuori dai guai. Stupido il titolo italiano, che si riferisce a un'unica scena peraltro marginale: era meglio quello originale, più evocativo.

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