11 agosto 2006

Lo spirito più elevato (A. Kurosawa, 1944)

Lo spirito più elevato (Ichiban utsukushiku)
di Akira Kurosawa – Giappone 1944
con Takako Irie, Yoko Yaguchi
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Visto in DVD alla Fogona, in originale con sottotitoli.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, le operaie di una fabbrica di componenti ottici sono costrette a un intenso periodo di straordinari allo scopo di aumentare la produzione. Il secondo lungometraggio di Kurosawa è apparentemente un classico film di propaganda che in periodo bellico mira ad incensare il lavoro di squadra, la dedizione e il senso del dovere, tutti temi estremamente "giapponesi": l'eroismo è costituito da piccoli gesti e da sacrifici personali, non da grandi trionfi o da azioni eclatanti. Il regista (anche sceneggiatore) si sforza di rendere più interessante la vicenda lavorando sui personaggi e umanizzandoli il più possibile, mostrando anche i momenti di svago (le partite a pallavolo, gli esercizi musicali) e riuscendo a rendere epico persino un lavoro monotono e sfiancante come quello del controllo delle imperfezioni di lenti e focali ottiche! La pellicola ha una struttura molto semplice ed essenzialmente lineare: ogni volta che si presenta un problema, piccolo o grande che sia, viene rapidamente risolto in modo che il film possa procedere verso la sequenza successiva, in un crescendo di emozioni retoriche e patriottiche. Piccola parte per Takashi Shimura nel ruolo del direttore della fabbrica. Pare che sul set l'attrice Yoko Yaguchi, che interpreta la minuta e caparbia caposquadra Watanabe, battibeccasse di continuo con Kurosawa. Non molto tempo dopo la fine delle riprese, ne è diventata la moglie.

Nota: recentemente la Mondo ha fatto uscire in DVD gran parte dei film di Kurosawa, comprese le opere precedenti a "Rashomon" che in Italia, a parte poche eccezioni, non erano mai state viste (e molte delle quali, girate durante la guerra o immediatamente dopo, avevano dovuto fare i conti con imposizioni e censure dei giapponesi prima e degli americani poi). Purtroppo la qualità video non è sempre soddisfacente, anche se è comunque meglio delle orrende copie di Hong Kong uscite qualche tempo fa e di cui avevo malauguratamente acquistato un paio di titoli. I film sono anche doppiati in italiano, ma con voci e intonazioni così poco adatte da rendere praticamente obbligatoria la visione in giapponese con sottotitoli.

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