7 aprile 2008

2022: i sopravvissuti (R. Fleischer, 1973)

2022: i sopravvissuti (Soylent green)
di Richard Fleischer – USA 1973
con Charlton Heston, Edward G. Robinson
***1/2

Rivisto in VHS.

Periodo di lutti, questo: è scomparso anche Charlton Heston, che voglio ricordare attraverso una delle sue interpretazioni più memorabili in uno dei miei film di fantascienza preferiti. Tratto da un romanzo di Harry Harrison noto in Italia con il titolo "Largo! Largo!", la pellicola offre il disperato ritratto di una società futura in cui la sovrappopolazione ha distrutto tutte le risorse disponibili, inquinato irrimediabilmente il mondo e sterminato la vita animale e vegetale, anche con il contribuito di un riscaldamento globale che ha annullato le stagioni dando vita a un'estate torrida che dura tutto l'anno. Il film è ambientato in una New York con 40 milioni di abitanti (che all'epoca sembravano tantissimi... e dire che oggi ci sono megalopoli, soprattutto in Asia, le cui aree metropolitane si stanno avvicinando a grandi passi a quella cifra!), dove l'aria è inquinatissima (Fleischer applica un filtro verde all'obiettivo), l'energia e il cibo sono razionati e non si produce più nemmeno cultura: i libri non vengono più stampati e le conoscenze sono affidate a biblioteche umane, i cosiddetti "uomini-libro"; di cinema e televisione non c'è traccia, mentre solo i più ricchi possono permettersi svaghi come vetusti videogiochi (che forse nei primi anni settanta non sembravano così vetusti!); soltanto a chi sceglie una nobile forma di eutanasia è permesso di godersi gli ultimi istanti della propria vita con un filmato che mostra le meraviglie ormai scomparse che il pianeta offriva un tempo ai suoi abitanti. Gli uomini si nutrono essenzialmente di soylent, un concentrato di alghe e plancton ad alto potere nutritivo, e l'azienda che lo produce e distribuisce governa praticamente il mondo. Heston, nei panni dell'agente di polizia Thorn, indaga sul misterioso omicidio di un potente politico (il film è strutturato quasi come un giallo), scoprendo poco a poco una terribile verità. Il grande Edward G. Robinson, al suo ultimo film, interpreta Sol Roth, "uomo-libro" di fiducia di Thorn e protagonista della scena più toccante del film, quella in cui si "reca al tempio". Leigh Taylor-Young è invece la giovane ragazza "in dotazione" all'appartamento in cui viveva l'uomo assassinato, della quale Thorn si innamora. L'uso di tutti questi eufemismi ("andare al tempio", in originale "going home", per l'eutanasia; "ragazza in dotazione" per la prostituzione, e così via) contribuisce alla descrizione di una società distopica non poi così diversa dalla nostra: e proprio la paura che il tragico mondo descritto dal film possa in fondo un giorno avverarsi rende la pellicola così avvincente. Bello l'incipit, con fotografie che seguono il percorso dell'umanità, dei consumi e dell'urbanizzazione dalla fine dell'800 fino ai giorni nostri, e grandioso il finale.

4 commenti:

Roberto Junior Fusco ha detto...

Un gran film. Bella recensione. Grande Heston!

Christian ha detto...

Sì, è un film che si rivede sempre con piacere, e sicuramente uno dei migliori del filone distopico.

marco c. ha detto...

bello l'intervento del prete di colore.
grande film. la parte finale dove il vecchio muore e viene ricilcato mi è parso di averla rivista nei simpson uguale.
forse una citazione. il vecchio abraham muore in una stanza simile con tanto di pareti e video con fiori. in realtà non muore.
a me era sembrata una citazione.

Christian ha detto...

Conoscendo i Simpson, è quasi sicuro che fosse una citazione: anche perché questo film è entrato nella memoria collettiva e chi l'ha visto non lo dimentica tanto facilmente.