16 giugno 2023

Gli inesorabili (John Huston, 1960)

Gli inesorabili (The Unforgiven)
di John Huston – USA 1960
con Burt Lancaster, Audrey Hepburn
**1/2

Visto in TV (RaiPlay).

Quando un misterioso straniero, un vecchio militare con l'occhio di vetro (Joseph Wiseman), si presenta alle porte della loro fattoria, accusando la loro sorella adottiva Rachel (Audrey Hepburn) di essere una trovatella di sangue indiano, sottratta in tenera età alla stessa tribù Kiowa da cui provenivano i guerrieri che hanno ucciso loro padre, i tre fratelli Ben (Burt Lancaster), Cash (Audie Murphy) e Andy (Doug McClure) Zachary devono fare i conti con l'ostracismo e l'ostilità dell'intera comunità di allevatori cui appartengono, soprattutto dopo che una tribù di indiani giunge sulle loro terre per reclamare a forza la ragazza. Da un romanzo di Alan Le May (lo stesso autore di "Sentieri selvaggi", con cui ha molti temi in comune), un epocale western a sfondo melodrammatico e famigliare, che non lesina pugni nello stomaco e temi scottanti (dal razzismo diffuso – anche fra i protagonisti – verso gli indiani, che raramente era assurto così in primo piano in una pellicola per il grande pubblico, a scene di morte e di linciaggio), pur nell'ingenuità tipica dei grandi spettacoloni hollywoodiani, che spesso evitavano le controversie. Notevole il cast, che in ruoli minori comprende Lillian Gish (la vedova Zachary), John Saxon, Charles Bickford e Albert Salmi. Qualcuno ha accusato la Hepburn di non essere del tutto credibile come pellerossa (per non parlare del "whitewashing", la pratica – allora diffusa – di assegnare ad attori bianchi e celebri anche ruoli di altre etnie), ma il punto è proprio quello: lo sarà davvero, o si tratta solo delle calunnie di un vecchio rancoroso? Prodotto dallo stesso Lancaster, il film ebbe una lavorazione travagliata, a cominciare dalla sostituzione del regista e dello sceneggiatore inizialmente previsti (alla regia, in particolare, Delbert Mann fu rimpiazzato da Huston, che peraltro si scontrò a più riprese con la produzione perché voleva enfatizzare ancora di più il tema del razzismo). Inoltre la Hepburn cadde da cavallo durante le riprese, costringendo la troupe a un'interruzione di qualche mese e l'attrice stessa a stare lontana dalle scene per più di un anno (tornerà nel 1961 con "Colazione da Tiffany").

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