Dear phone (Peter Greenaway, 1977)
Dear Phone
di Peter Greenaway – GB 1977
**1/2
Visto in divx, in lingua originale.
In questo corto di 16 minuti, protagonisti sono i telefoni pubblici inglesi, per la precisione le leggendarie cabine rosse, una vera e propria icona nazionale, un tempo diffuse ovunque. Le immagini ne mostrano diversi esemplari, ripresi nelle grandi città come nelle stradine di campagna, mentre si sentono i suoni della composizione del numero, i toni della chiamata e la voce della centralinista (anche in francese e in italiano). In alternanza, lo schermo mostra i manoscritti (quasi illeggibili) o i dattiloscritti di 14 storielle surreali e apparentemente insignificanti, che una voce fuori campo recita a beneficio dello spettatore: tutte hanno naturalmente a che fare con i telefoni e presentano diversi elementi in comune, a partire da protagonisti con le iniziali H.C. – e spesso cognomi pseudo-italiani (Hiro Candici, Harry Contentino, Harrin Constanti, Hirohito Condotieri, Howard Contentin, ecc.) – nonché mogli o ex-mogli di nome Zelda. Come in altri lavori di questo periodo (si pensi anche a "Windows" e "Water Wrackets"), Greenaway costruisce un cortometraggio su una correlazione fantasiosa fra le immagini e la narrazione. L'elenco di personaggi dai nomi simili, ciascuno con la propria storia, anticipa "The Falls". Qui si possono leggere i testi dei racconti.
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