18 ottobre 2013

Kamikazen (Gabriele Salvatores, 1987)

Kamikazen - Ultima notte a Milano
di Gabriele Salvatores – Italia 1987
con Paolo Rossi, Silvio Orlando
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Visto in TV.

Un gruppo di scalcinati comici e cabarettisti ha l'occasione della vita: nel locale dove il giorno dopo dovranno esibirsi sarà presente un incaricato di "Drive In", fortunata trasmissione televisiva dell'epoca, in cerca di nuovi talenti. O almeno questo è quanto gli ha fatto credere il loro disonesto impresario... I sei artisti trascorreranno la notte che li separa dal possibile successo fra ansie, crisi, ripensamenti e avventure di vario tipo. Il secondo film di Gabriele Salvatores, colmo di malinconia e di disillusioni, si immerge totalmente nelle atmosfere notturne e desolate della Milano di fine anni ottanta, reduce da quella sbornia di consumismo che è passata alla storia attraverso lo slogan pubblicitario "Milano da bere". I sei protagonisti ne incarnano l'umanità ai margini, sfiorata solamente dal successo e ridotta a mendicarne le briciole. Sono perdenti (come il cavallo Kamikaze sul quale, nella scena all'ippodromo che apre il film, l'impresario scommette e perde una forte somma), emarginati (si va dal meridionale Silvio Orlando, mai veramente integratosi al Nord, al "filosofo" e fatalista Paolo Rossi, in perenne cerca dello "Sgurz", l'indescrivibile elemento che trasforma un fallito in un vincente; dalla coppia di prestigiatori Renato Sarti e Bebo Storti, che sbagliano regolarmente tutti i numeri, ai più estroversi Claudio Bisio e Antonio Catania, che si rubano a vicenda le pessime battute), costretti a lavori infimi (facchini alla stazione, camerieri in squallide trattorie, sorveglianti in sale giochi) in attesa che si avveri un sogno forse irrealizzabile. Il cast pesca a piene mani dal mondo dell'avanspettacolo milanese di quegli anni, anche per i ruoli minori: tra gli altri, appaiono sullo schermo Gigio Alberti, Aldo e Giovanni (senza Giacomo), Raul Cremona, Michele (senza Gino: ma entrambi sono accreditati come autori dei dialoghi, mentre il soggetto è liberamente tratto dalla pièce teatrale "Comedians" di Trevor Griffiths), Valerio Staffelli e Diego Abatantuono. Comparsate anche per Mara Venier (pessima recitazione la sua), Nanni Svampa, David Riondino e lo stesso Salvatores (il "cliente" di Laura Ferrari alla stazione).

2 commenti:

Giuliano ha detto...

il tutto viene da uno spettacolo al teatro dell'Elfo, "Comedians", scritto da un autore inglese o americano del quale non ricordo il nome: ma era solo il pretesto per mettere insieme qualche "numero" per ognuno degli attori (l'avevo visto anch'io, Bisio metteva in scena la barzelletta del bungabunga, trent'anni fa...)
Ero andato a vedere il film al cinema, mi aveva un po' deluso ma non mi aspettavo gran che, a essere sinceri.
Si vede la Stazione Centrale com'era, senza tornelli senza barriere e facilmente accessibile, con la biglietteria appena entrati... quante cose sono cambiate in peggio!

Christian ha detto...

Sì, l'ho aggiunto nel post: "Comedians" di Trevor Griffiths!
Rimane indubbiamente un filmetto di poco conto, ma in generale l'atmosfera notturna e gli scorci della Milano di allora (già un po' in decadenza) sono fra le cose per cui vale la pena di rivederlo.