Letto a tre piazze (Steno, 1960)
Letto a tre piazze
di Steno – Italia 1960
con Totò, Peppino De Filippo
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Visto in TV, con Sabrina.
Nel giorno dell'anniversario del loro matrimonio, Amalia (Nadia Gray) e Giuseppe (Peppino) scoprono che il precedente marito di lei, Antonio (Totò), presunto morto da vent'anni e dato per disperso durante la campagna di Russia, è ancora vivo e ha fatto ritorno a casa. Mentre i due uomini si scontrano a più riprese per stabilire chi sia il legittimo consorte della signora (che a sua volta cerca di fare chiarezza nel proprio cuore), nella dimora si instaura un insolito "ménage à trois" che provoca guai a non finire, anche perché i due mariti non perdono occasione per screditarsi a vicenda. Classica commedia costruita su un bizzarro spunto di partenza e poi affidata in via esclusiva, e col pilota automatico, alla verve della coppia comica Totò/Peppino. Si ha quasi l'impressione che gli sceneggiatori (fra i quali Lucio Fulci, che in un primo momento avrebbe anche dovuto dirigere la pellicola) non sappiano come portare avanti la storia, che si snoda attraverso gli esilaranti e svariati duetti dei due contendenti, negli ambienti più disparati (la scuola femminile dove Peppino insegna lettere, la località di montagna – ricostruita in studio – dove il trio si trasferisce per cambiare aria, il locale notturno dove si esibisce la soubrette/escort Angela Luce). Memorabile il Totò reduce, che dorme vestito e con il ritratto di Stalin appeso sopra il letto perché "in Russia facciamo tutti così, sono abituato, sennò non mi addormento". Cristina Gajoni è Prassede, la giovane cameriera con il fidanzato geloso.
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