Io sono leggenda (F. Lawrence, 2007)
Io sono leggenda (I am Legend)
di Francis Lawrence – USA 2007
con Will Smith, Alice Braga
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Visto in TV, con Sabrina.
Tre anni dopo che un virus (ideato come possibile cura per il cancro) ha scatenato un'epidemia, uccidendo il 90% dell'umanità e trasformando il resto in vampiri-zombie, lo scienziato militare Robert Neville – uno dei pochissimi a essersi rivelato immune – si aggira per le strade di una New York vuota e desolata, in compagnia del cane Sam (in realtà una femmina: Samantha), cercando eventuali altri superstiti, difendendosi dagli umani trasformati in mostri e tentando contemporaneamente di sintetizzare una cura in laboratorio. Terza versione cinematografica (dopo "L'ultimo uomo della Terra" e "1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra") del celeberrimo racconto di Richard Matheson, di cui però stravolge senso e significato, a partire addirittura dal titolo: nel testo originale, infatti, non solo non ci sono altri sopravvissuti e non c'è una cura, ma l'appellativo di "leggenda" è quello con cui il protagonista verrà ricordato dagli stessi vampiri, ormai ri-civilizzati, in quanto ultimo esponente di una razza odiata ed estinta. Il progetto di un nuovo adattamento era in lavorazione da diversi anni, e inizialmente avrebbe dovuto dirigerlo Ridley Scott, con Arnold Schwarzenegger come protagonista. La sceneggiatura è stata modificata e riscritta dopo l'uscita di "28 giorni dopo" e della saga di "Resident Evil": il risultato è un onesto e gradevole film post-apocalittico, in cui si salva soprattutto l'atmosfera della prima parte, quella in cui Will Smith si aggira da solo con il cane in una città deserta, spettrale e silenziosa, di cui la natura sta lentamente riappropriandosi; nulla comunque che non si sia già visto altre volte in passato (oltre ai titoli già citati, basti ricordare "L'esercito delle dodici scimmie"). Meno riuscito il finale, più prettamente hollywoodiano ed "eroico". E l'abuso di computer grafica (non solo i mostri-vampiri, ma anche gli animali selvatici sono tutti realizzati in CG) fa rimpiangere i tempi in cui gli effetti erano più artigianali, e dunque più "veri" e credibili. Pare che la sola scena dell'evacuazione di New York dal Ponte di Brooklyn sia costata alla produzione cinque milioni di dollari: all'epoca si trattava della scena più costosa mai girata in un film. Il finale alternativo compreso nel DVD, in cui Neville si rende conto che i vampiri stanno cominciando a riacquistare caratteristiche e sentimenti umani, sarebbe stato forse migliore di quello effettivamente incluso nel montaggio.
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