Bolbol Hayran (Khaled Marei, 2011)
Bolbol Hayran
di Khaled Marei – Egitto 2011
con Ahmed Helmy, Zeina, Sherin Adel
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Visto in volo da Bangkok a Parigi, in originale con sottotitoli inglesi.
L'eccentrico designer Bolbol, ricoverato in ospedale per fratture multiple, racconta alla dottoressa che lo accudisce come è finito in quella situazione: la colpa è della sua incapacità di scegliere fra due ragazze, Yasmine e Hala, con le quali – dapprima in momenti diversi, e poi contemporaneamente – si è fidanzato. Le due sono diversissime fra loro (la prima è bellissima ma anche svagata e indipendente, apparentemente poco attenta ai suoi desideri e ai suoi sentimenti; la seconda, goffa e grassottella, è invece sensibile e premurosa, ma anche assai più gelosa e soffocante): e Bolbol, complice anche una temporanea perdita di memoria in seguito a un incidente, ha avuto la rara opportunità di conoscere ciascuna delle due "per la prima volta", giungendo in ogni caso alla conclusione che, se avesse visto prima l'altra, avrebbe invece scelto lei. Alla fine, recuperata la memoria e incapace di decidere quale delle due ama davvero, prova a "prendere tempo" fidanzandosi con entrambe (ovviamente tenendole all'oscuro l'una dell'altra): ma quando queste scoprono la verità, sapranno vendicarsi. Bizzarra commedia romantica (più o meno), vagamente maschilista, che punta le sue carte su un protagonista divertente e spregiudicato, dalla parlantina irrefrenabile e con la battuta sempre pronta: una specie di Groucho Marx medio-orientale. Forse un po' ripetitiva, costruita essenzialmente su una lunga (e sfilacciata) serie di gag, la pellicola offre comunque un simpatico spaccato dei rapporti amorosi nell'Egitto moderno (ma l'ambientazione è neutra, e potrebbe essere collocata in qualsiasi altro paese al mondo). La vicenda è raccontata interamente in flashback da Bolbol in ospedale, e non manca il finale a sorpresa. La morale? "Se mi chiedono se è più alta la palma o più veloce il treno, io rispondo che il mare è più largo".
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