Caccia spietata (D. Von Ancken, 2006)
Caccia spietata (Seraphim Falls)
di David Von Ancken – USA 2006
con Pierce Brosnan, Liam Neeson
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Visto in divx.
Dalle montagne innevate al deserto del Nevada, un ex colonnello nordista che ha combattuto nella guerra civile (da poco conclusa) viene braccato e inseguito da qualcuno che ha un conto da regolare con lui. Fra paesaggi mozzafiato e scene tesissime, "Caccia spietata" (complimenti al titolista italiano!) comincia molto bene, mostrando sullo schermo tutta la fatica e la tensione di preda e predatore, l'ostilità della natura, il sangue delle ferite e la crudeltà degli uomini, senza nemmeno specificare chi sia il buono e chi il cattivo: man mano che la storia va avanti, però, un certo schematismo e l'artificiosità di alcune situazioni minano il realismo della pellicola facendole perdere gradualmente appeal e sfilacciandola con una serie di tappe e di incontri sempre più implausibili che finiscono con l'annacquare la tensione dell'inseguimento. Superato l'inevitabile (ed eccessivamente melodrammatico) flashback che chiarisce le ragioni dell'odio fra i due personaggi principali, comincia una parte finale "metafisica" con facili allegorie bibliche che proprio non ho digerito (vedi l'incontro con il diavolo, vale a dire il personaggio di Anjelica Huston, che non a caso si chiama Louise C. Fair, ovvero Lucifer). E quello che sembrava un bel western moderno si rivela essere invece post-moderno, aggettivo che per me è quasi una parolaccia. Peccato: alla fine si rimane più delusi per l'occasione sprecata che soddisfatti per i momenti di ottimo cinema della parte iniziale, vista anche l'interpretazione dei due protagonisti, davvero bravi. Comunque merita la visione.
6 commenti:
Ah! Invece per me questo è stato proprio una bella scoperta, i primi minuti e quelle scene fra i monti innevati li ho ancora impressi. Bravissimo Brosnan che è un attore sottovalutato soprattutto per via di 007. Come dici, poi, sicuramente anche questo è prolisso e si perde, ma resta un bellissimo film per me.
Tra l'altro il finale - dopo l'apparizione della Huston, mi pare -, richiama un capolavoro muto e la citazione m'era parsa perfetta.
Dimenticavo: la versione italiana è stata tagliata di 15 minuti circa.
E parte della riuscita parziale del progetto secondo me è legata sicuramente al fatto che il regista, all'esordio, veniva dalla tv.
Sui primi minuti (anzi, diciamo pure la prima mezz'ora) sono d'accordo: quei grugniti e il dolore di Brosnan che si estrae da solo il proiettile, in mezzo alla neve, restano impressi. Ma il resto non mi è andato molto giù.
Sono curioso, però, a quale film muto ti riferisci?
Ah, giusto: Greed (1924).
Quello di Von Stroheim? Ne ho sempre sentito parlare ma non l'ho (ancora) mai visto! :-(
Sì, uno dei miei film preferiti peraltro, assolutamente.
PS: mio Dio, era irreperibile in DVD, e guarda che trovo adesso.
http://www.lafeltrinelli.it/products/8032442214884/Greed_-_Rapacita%27_(2_Dvd)/Erich_Von_Stroheim.html
31/12/08.
Questo lo compro anche se sta a 21.
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