21 (Robert Luketic, 2008)
21 (id.)
di Robert Luketic – USA 2008
con Jim Sturgess, Kevin Spacey
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Visto in volo da Osaka a Londra.
Uno spregiudicato professore di matematica del MIT assolda cinque dei suoi migliori studenti per recarsi ogni weekend a Las Vegas, giocare a black jack nei casinò e vincere "scientificamente", contando le carte e calcolando le probabilità di successo, applicando cioè un sistema "sicuro" senza farsi trascinare dalle emozioni e dall'azzardo. Il protagonista Ben, studente introverso con una particolare predisposizione per il calcolo e i numeri, inizialmente accetta di far parte della squadra soltanto per guadagnare la somma necessaria a pagare i suoi studi di medicina, ma si lascia poi prendere la mano dalla febbre del gioco e dalla "botta di vita" che sta sperimentando (la città del vizio, gli alberghi di lusso, le donne e i casinò diventano un mondo facile e affascinante, quasi una doppia vita della quale non può naturalmente parlare ai suoi normali amici) e non riesce più a fermarsi, mettendosi in pericolosa competizione con lo stesso professore. Come se non bastasse, dovrà vedersela con un ostinato sorvegliante (Laurence Fishburne) incaricato dai casinò di scoprire chi usa tecniche non ortodosse per far saltare il banco. Interessante nel soggetto (tratto, pare, da una storia vera: ma la sceneggiatura non è a prova di buchi) e con un approccio tutto sommato non sciatto ai temi della matematica e del calcolo delle probabilità (viene citato persino il problema di Monty Hall, quello delle tre porte, anche se sembra poco probabile che una classe del MIT non lo conoscesse già), il film non sfugge da alcuni cliché delle pellicole adolescenziali hollywoodiane (dove il successo si misura soltanto in soldi, vestiti, belle ragazze), anche se non mancano tocchi anticonformisti (il personaggio di Fishburne, per esempio, la cui professione è in crisi perché minacciata dai software di riconoscimento dei visi e dalle tecnologie moderne che avanzano).
3 commenti:
sembrerebbe un discreto passatempo. però sono prevenuto: dopo aver visto Quel mostro di suocera, da Luketic non mi aspetto nulla di buono..
Io finora non avevo visto nulla di suo. Questo film ha qualche elemento carino, e tutto sommato sono contento di averlo visto, ma in effetti lascia un po' il tempo che trova.
Non l'ho ancora visto ma non è che questo mi preoccupi. Però comunque sembra un film che merita una visione.
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