Un'altra giovinezza (F. F. Coppola, 2007)
Un'altra giovinezza (Youth without youth)
di Francis Ford Coppola – USA/Romania/Italia 2007
con Tim Roth, Bruno Ganz
**1/2
Visto al cinema Apollo.
Dopo dieci anni di inattività (se si eccettua la parentesi di "Supernova"), Coppola torna al cinema con un film assurdo e complesso, affascinante e diseguale, con echi di Lynch e di Greenaway, che mi è piaciuto abbastanza anche se non sempre ne ho colto il senso ultimo e intimo. Tratto da un racconto di Mircea Eliade, celebre storico delle religioni, narra di uno studioso orientalista rumeno che a 70 anni, quando è ormai sull'orlo del suicidio, viene colpito da un fulmine che incredibilmente lo rigenera e lo ringiovanisce, gli dona poteri paranormali e un'ampliamento della memoria e della conoscenza, oltre a sviluppare la nascita di un suo "doppio". Siamo nel 1938, e anche gli scienziati nazisti si interessano a lui. Ma dopo che si è rifugiato nella neutrale Svizzera, la sua vicenda prosegue negli anni '60 quando conosce una ragazza che a sua volta ha subito un'esperienza simile, regredendo sempre più indietro nel tempo e vivendo tutta una serie di incarnazioni precedenti. L'incontro fra i due, tra un viaggio in India e uno a Malta, potrebbe consentire allo studioso di svelare le origini del linguaggio, la nascita della coscienza umana e l'inizio della storia. Nel mediocre "Jack", Coppola aveva presentato un personaggio giovane che invecchiava precocemente. Qui fa il contrario, realizzando con tecnica, calore e passione un film sul tema del tempo, della morte e della rinascita quasi unico nel suo genere, che vive di suggestioni mistiche e metaforiche e che potrebbe degnamente rappresentare il suo testamento artistico. Belli i titoli di testa, "vecchio stile", che elencano attori e staff prima dell'inizio del film e non dopo la conclusione.
1 commento:
qui siamo più o meno d'accordo, direi!
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