Thank you for smoking (J. Reitman, 2005)
Thank you for smoking (id.)
di Jason Reitman – USA 2005
con Aaron Eckhart, Cameron Bright
**1/2
Visto in DVD, con Albertino.
Il bravo Aaron Eckhart veste i panni di un "lobbista" al servizio di una multinazionale del tabacco. Negli Stati Uniti, ossessionati dal salutismo e dalla fobia delle sigarette, ha il difficile e delicato compito di difendere il vizio del fumo cercando di convincere l'opinione pubblica che le sigarette non fanno poi male, e lo fa con una parlantina brillante, una faccia tosta e molti artifici retorici. Caratterizzato da un protagonista simpaticamente "amorale", il film è una commedia "politicamente scorretta" divertente e ben riuscita (seppure a tratti implausibile e troppo caricaturale), anche se forse dopo una ventina di minuti ha già detto tutto quello che aveva da dire. Devo ammettere inoltre che mi aspettavo un taglio più da documentario (o da mockumentary), che forse avrebbe funzionato meglio. Il moralismo e il salutismo escono dalla porta ma rientrano dalla finestra, e la solita accusa a Hollywood di spingere a fumare attraverso le star del cinema ha francamente stufato. Da ricordare le riunioni amichevoli al pub dei "mercanti di morte", ovvero i portavoce delle industrie di tabacco, alcol e armi. Il regista, all'esordio, è il figlio di Ivan Reitman, e infatti il rapporto del protagonista con il proprio figlio ha molta importanza nell'economia del film.
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