La marchesa von... (Éric Rohmer, 1976)
La marchesa von... (Die Marquise von O...)
di Éric Rohmer – Francia/Germania 1976
con Edith Clever, Bruno Ganz
***1/2
Visto in DVD.
Il primo film di Rohmer di ambientazione storica, vincitore del premio della giuria al festival di Cannes, è un affascinante ritratto della condizione femminile nel passato, tra violenza e amore, psicologia e pragmatismo, tratto da una novella del 1808 di Heinrich von Kleist. La vicenda si svolge alla fine del diciottesimo secolo, nel pieno delle guerre napoleoniche, in una città dell'Italia settentrionale assaltata dalle truppe russe. La figlia del comandante della cittadella, aggredita da alcuni soldati ma salvata proprio da un ufficiale dell'esercito invasore (interpretato dall'ottimo Bruno Ganz), scopre di essere misteriosamente rimasta incinta. Nessuno crederà alla sua innocenza, nemmeno la sua stessa famiglia, e così sarà costretta a pubblicare un annuncio nel quale chiede pubblicamente al "colpevole" di venire allo scoperto. Il folgorante stile puro e rigoroso dei precedenti "racconti morali" di Rohmer viene magistralmente trasposto nel passato, grazie a scenografie, dialoghi e attori che concorrono tutti insieme alla riuscita di un film neoclassico, teatrale, pittorico e letterario prima ancora che cinematografico (non a caso è una delle pellicole preferite, per sua stessa dichiarazione, da Peter Greenaway). Notevoli per esempio le citazioni di quadri, come "L'incubo" di Johann Heinrich Füssli nella scena del risveglio di Giulietta. La storia della marchesa e della sua gravidanza inconsapevole, "come la vergine Maria", diventa il pretesto per sferrare una forte critica ai valori della società borghese, al trionfo delle apparenze e all'ipocrisia del moralismo. Buono il cast, che comprende anche Peter Lühr (il padre), Edda Seippel (la madre) e Otto Sander (il fratello: quest'ultimo avrebbe poi recitato con Bruno Ganz anche ne "Il cielo sopra Berlino"), tutti di estrazione teatrale. Il film venne girato in tedesco, ma sul DVD della Bim ci sono solo le versioni doppiate in italiano e in francese. A quanto pare, anche la pellicola di Pappi Corsicato "Il seme della discordia" è ispirata alla stessa fonte letteraria.
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