Domenica, maledetta domenica (J. Schlesinger, 1971)
Domenica, maledetta domenica (Sunday, Bloody Sunday)
di John Schlesinger – Gran Bretagna 1971
con Peter Finch, Glenda Jackson, Murray Head
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Visto in DVD.
La divorziata in carriera Alex e il medico ebreo omosessuale Daniel, repressi e disillusi, si dividono lo stesso amante, Bob, un giovane designer. Essendo l'uno a conoscenza dell'altra, e avendo addirittura amici in comune, entrambi soffrono terribilmente per l'apparente semplicità con cui lui entra ed esce dalle loro vite e non sopportano il fatto di non averlo tutto per sé ("Qualcosa è meglio di niente? O niente è preferibile a qualcosa?"). E quando Bob parte per New York, i due rimangono da soli a trascorrere un'altra "maledetta domenica" in una Londra grigia e in crisi economica. Realizzato quando la stagione del "cinema libero" britannico volgeva già al termine (e l'insuccesso di pubblico spinse Schlesinger a trasferirsi in America), la pellicola è da apprezzare per la notevole introspezione psicologica dei due protagonisti principali (mentre Bob, come giusto che sia, è più sfuggente anche come caratterizzazione). All'epoca fece scalpore la scena del bacio fra i due uomini e la rappresentazione "normale" dell'omosessualità. A fare da filo conduttore alle vicende minimaliste del film sono le note del bellissimo terzetto Soave sia il vento dal "Così fan tutte" di Mozart e i messaggi lasciati dai personaggi a un servizio di segreteria telefonica. Nonostante il titolo, il film non ha alcun legame con i tragici eventi di Derry (avvenuti peraltro nel 1972, l'anno dopo), e naturalmente con le omonime canzoni di John Lennon e degli U2.
2 commenti:
In realtà quello del '72 fu il secondo Bloody Sunday irlandese.
Il primo avvenne a Dublino nel 1920 quando l'esercito inglese entrò con mezzi corrazzati nello stadio e sparò per rappresaglia sulla folla.
Ah, non lo sapevo: forse allora è quella l'origine del modo di dire. Resta comunque il fatto che questo film non ha nulla a che vedere con simili fatti di sangue.
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