
Lumière et compagnie
di registi vari – Francia 2005
film a episodi
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Visto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.
Nel centenario dell'invenzione dei fratelli Lumière, il museo del cinema di Lione ha chiesto a quaranta registi (di cui due in coppia) in giro per il mondo di realizzare un cortometraggio con gli stessi metodi e la stessa attrezzatura dei due leggendari fratelli. Armati della camera cinematografica originale, dunque, gli autori hanno dovuto girare un film di 52 secondi, in bianco e nero, in un unico piano sequenza, con luce naturale e senza suono sincronizzato (anche se quasi tutti hanno comunque aggiunto poi una colonna sonora). In più avevano a disposizione solo tre take. Il film mostra i frutti del loro lavoro, intervallandoli con riprese dei registi all'opera e mentre rispondono (a volte in maniera vaga e fumosa) a tre domande, sempre le stesse: "Perché avete accettato di girare con la camera Lumière?", "Perché fate film?", "Il cinema morirà?". Ma se l'idea alla base dell'operazione è interessante, soprattutto nella sua natura di tributo alle origini della settima arte, alla resa dei conti il risultato è un po' deludente, a tratti discretamente noioso, e in fondo lascia il tempo che trova. La qualità dei cortometraggi, com'era prevedibile, è altalenante: non tutti i registi coinvolti sembrano all'altezza della sfida e i filmati che valgono la pena di essere visti sono pochi. Fra i miei preferiti ci sono quelli di Lelouch, Kiarostami, Corneau e Konchalovsky. Il segmento di Lynch condensa in pochi secondi una delle sue storie inquietanti e quasi incomprensibili, mentre Greenaway gioca come al solito con immagini e numeri, ma anche con l'illuminazione. Non male nemmeno Zhang Yimou, Bigas Luna, Chahine e Angelopoulos. Alcuni dei corti catturano grazie all'ambientazione, mentre altri puntano tutto su un'elaborata messinscena; c'è chi si affida alla simbologia e chi si limita a riprendere uno scenario o un paesaggio. Fra i temi più ricorrenti ci sono i bambini: sull'argomento, però, nessuno riesce a mostrare qualcosa di più emozionante del frammento degli stessi Lumière che compare nella pellicola, "Premiers pas de bébé". Ecco, in ogni caso, i cortometraggi contenuti nel film:

1) Patrice Leconte – Un treno arriva alla stazione di La Ciotat, ma questa volta non si ferma.
2) Gabriel Axel – Vari artisti si esibiscono in un parco a Copenhagen, segue poi un duello a colpi di pistola.
3) Claude Miller – Una bambina vuole salire su una bilancia, ma gli adulti la sopravanzano. Infine, un uomo la prende sulle spalle.
4) Jacques Rivette – Una bambina gioca al parco, mentre una giovane pattinatrice si scontra con un uomo che legge il giornale.
5) Michael Haneke – Un estratto dal telegiornale del 19 marzo 1995 (anniversario del primo giro di manovella dei Lumière). Contravvenendo alle regole, Haneke utilizza ampiamente il montaggio.
6) Fernando Trueba – Il film mostra l'uscita dalla prigione di uno scrittore incarcerato per essersi sottratto al servizio militare obbligatorio.
7) Merzak Allouache – Una coppia che passeggia si ferma per farsi riprendere dalla camera.
8) Raymond Depardon – Alcuni bambini giocano con la statua di un antico egiziano.
9) Wim Wenders – Gli angeli de "Il cielo sopra Berlino" (Bruno Ganz e Otto Sander) osservano i cantieri della città.
10) Jaco Van Dormael – Davanti a una chiesa di Bruxelles, due down si baciano appassionatamente.
11) Nadine Trintignant – Una carrellata davanti al Louvre, con un uomo che cammina nella fontana.
12) Régis Wargnier – Una passeggiata del presidente Mitterrand.
13) Hugh Hudson – Una classe di bambini davanti al monumento commemorativo di Hiroshima.
14) Zhang Yimou – Due artisti tradizionali si esibiscono sulla muraglia cinese e a un certo punto si trasformano in moderni rocker.
15) Liv Ullmann – Il cameraman Sven Nykvist ripreso mentre è al lavoro.
16) Vicente Aranda – Le auto dei repubblicani e degli anarchici sfilano durante la guerra civile spagnola.
17) Lucian Pintilie – Dopo un matrimonio, gli sposi vanno via in elicottero seguiti da una folla che cerca di salire sul velivolo.
18) John Boorman – Le immagini mostrano il "dietro le quinte" di un film con Liam Neeson e Stephen Rea.
19) Claude Lelouch – Due amanti che si baciano vengono immortalati da una serie di cameramen di tutte le epoche, dai più antichi ai più moderni.
20) Abbas Kiarostami – Un uomo si cucina due uova al tegamino mentre ascolta il messaggio che una donna gli ha lasciato sulla segreteria telefonica. L'inquadratura non si stacca mai dal tegame e dai fornelli.
21) Lasse Hallström – Una donna con un bambino in braccio saluta un treno che passa.
22) Costa-Gavras – Un gruppo di ragazzini guarda in camera da oltre una transenna.
23) Kiyu Yoshida – Racchiusa fra due immagini del regista e del cameraman, una lunga inquadratura del palazzo simbolo di Hiroshima. In sottofondo si ode il rumore dell'esplosione atomica.
24) Idrissa Ouedraogo – Un uomo si tuffa in un fiume, ma viene spaventato da un altro uomo travestito da alligatore.
25) Gaston Kaboré – Alcuni bambini sono incuriositi dai rulli di pellicola che un camion sta scaricando davanti a un cinema.
26) Youssef Chahine – I fratelli Lumière riprendono le piramidi, ma un militare li caccia via: la censura esisteva già allora.
27) Helma Sanders – Louis Cochet, capo elettricista che ha lavorato nella fabbrica Lumière dal 1931, dirige i fari d'illuminazione come se fosse un direttore d'orchestra.
28) Francis Girod – Due imbianchini imbrattano un gigantesco televisore che mostra un ritratto di Fellini al lavoro: dopodiché diversi spettatori si radunano a guardare l'ìmmagine deturpata.
29) Cédric Klapisch – Due amanti-ballerini provano una scena più volte, prima discutendo e poi baciandosi.
30) Alain Corneau – Una danzatrice balla in abiti tradizionali. I vestiti cambiano colore più volte (sono colorati a mano sulla pellicola).
31) Merchant & Ivory – Una strada di Parigi ripresa dal Pantheon fino all'ingresso di un McDonald's.
32) Jerry Schatzberg – Una barbona contende alcuni rifiuti a un netturbino.
33) Spike Lee – Un primo piano di sua figlia di pochi mesi, alla quale il regista cerca di strappare qualche parola.
34) Andrei Konchalovsky – Zoom su una carcassa di cane sul ciglio di uno strapiombo fra le montagne: morte e decomposizione in un paesaggio splendido.
35) Peter Greenaway – In un museo, le inquadrature spaziano su varie sale e in particolare su un elenco di anni scritti su una parete. Anche il regista inglese, contravvenendo alle regole, ricorre al montaggio.
36) Bigas Luna – Una donna nuda allatta un bambino in mezzo a un campo arato.
37) Arthur Penn – Un letto a castello, all'aperto: sotto c'è un uomo legato e con il braccio ingessato, sopra una donna di colore incinta.
38) David Lynch – Strani sogni e premonizioni legati a un fatto di sangue e a misteriosi esperimenti medici.
39) Theo Angelopoulos – Ulisse approda dal mare sulla terraferma e si chiede "In quale terra straniera sono giunto?"