9 ottobre 2006

Mancia competente (E. Lubitsch, 1932)

Mancia competente (Trouble in Paradise)
di Ernst Lubitsch – USA 1932
con Herbert Marshall, Miriam Hopkins, Kay Francis
***1/2

Rivisto in DVD alla Fogona.

Approfittando del DVD Ermitage, l'ho visto per la prima volta in italiano. E per fortuna traduzione e doppiaggio erano piuttosto buoni. Il film, ovviamente, rimane un capolavoro: lo stesso Lubitsch ebbe a dire che, "quanto a stile" non aveva mai fatto di meglio. "Trouble in paradise" è una commedia sofisticata che ancora oggi risulta modernissima, con dialoghi raffinati, inquadrature allusive, ritmo scoppiettante (con la colonna sonora che fa da adeguato contrappunto alle varie situazioni), personaggi simpatici. Stupisce vedere come a pochissimi anni dall'avvento del sonoro fosse già possibile sfruttarne le caratteristiche in maniera così compiuta e matura. Dopo una prima parte praticamente perfetta, quella ambientata a Venezia dove si introducono i due protagonisti, la storia si sposta a Parigi per seguire il loro tentativo di ingannare una ricca signora dell'alta società, facendosi assumere come suoi collaboratori per poi derubarla. Seguono complicazioni sentimentali. In tempi pre-codice Hays, Lubitsch e i suoi sceneggiatori possono permettersi di giocare con allusioni di ogni genere e con inquadrature maliziose. Anche la scelta di due furfanti come protagonisti (tratteggiati con simpatia e senza "punizione finale") testimonia di una libertà che a Hollywood, in epoca successiva, sarebbe stata impossibile. L'inquadratura iniziale del film (un bidone di rifiuti e una chiatta di spazzatura a pochi passi da un raffinato hotel internazionale a Venezia) introduce immediatamente il tema della dissonanza e dell'imperfezione nel paradiso, dove non tutto è come sembra. La frase d'esordio di Gaston che deve scegliere come cominciare la cena ("Gli inizi sono sempre difficili") sembra quasi pronunciata dal regista stesso, alle prese con l'arduo compito di cominciare un nuovo film.

2 commenti:

ernesto ha detto...

È uno dei miei film preferiti di sempre. La quintessenza del cinema dialogato.
Com'è la qualità del DVD? Ho sentito parlare molto male dei DVD Ermitage (di quello di Vogliamo vivere, per esempio, che non ha nemmeno l'audio originale e probabilmente è preso da una cassetta). Ci sono i sottotitoli? E se sì, solo in italiano o anche in inglese?

Ciao!

Christian ha detto...

I primi DVD Ermitage erano veramente orribili, peggio di una registrazione in VHS dal televisore. Inoltre non avevano l'audio originale e spesso le versioni presentate erano quelle censurate all'epoca. Ultimamente, invece, sono migliorati: prendono master originali e pertanto hanno anche la traccia originale. Purtroppo qualche difetto c'è sempre: in questo caso, l'audio originale c'è, ma i sottotitoli NO. Per il resto la qualità video è accettabile, anzi direi buona per un film del 1932.