16 dicembre 2008

Il castello errante di Howl (H. Miyazaki, 2005)

Il castello errante di Howl (Hauru no ugoku shiro)
di Hayao Miyazaki – Giappone 2004
animazione tradizionale
**1/2

Rivisto in DVD, con Hiromi.

In un paese mitteleuropeo immaginario, il regno di Ingary, caratterizzato da un'avanzata tecnologia steampunk e dalla diffusa presenza della magia, l'umile cappellaia Sophie viene coinvolta nella rivalità fra Howl, giovane incantatore che vive in un castello in grado di muoversi da solo nelle brughiere, e la perfida Strega delle Lande: quest'ultima trasforma con un incantesimo Sophie in una vecchietta, ma anche così la ragazza riuscirà a conquistare il cuore di Howl. Nel frattempo il re di Ingary si appresta a scatenare una guerra contro il paese vicino e tutti i maghi e gli stregoni vengono invitati a partecipare al conflitto. Howl, spirito libero e indipendente, non ha alcuna intenzione di combattere: ma scenderà in campo lo stesso, rischiando di trasformarsi definitivamente in un mostruoso uomo-uccello, nel tentativo di fermare la distruzione e di proteggere le persone a lui care. Tratto da un romanzo fantasy di una scrittrice inglese, Diana Wynne Jones, questo film di Miyazaki mi ha sempre lasciato con sensazioni ambivalenti: da un lato è – come di consueto – affascinante per i disegni, le scenografie (curatissime), l'ambientazione, i personaggi e le dinamiche fra di loro, sempre in evoluzione. Dall'altro, però, la trama è confusa e a volte eccessivamente complicata, e la sceneggiatura è poco equilibrata: difetti che possono essere fatti risalire quasi in toto al processo di adattamento del romanzo e al fatto che inizialmente non si trattava di un progetto del maestro (Miyazaki è subentrato alla regia, dopo aver dichiarato di non voler fare più film, quando Mamoru Hosoda se ne è tirato fuori). Non ho letto il libro, ma pare che il regista abbia cambiato notevolmente la trama e il tono della seconda parte della vicenda. E così gli elementi che all'inizio sembrano più importanti (come l'incantesimo che invecchia Sophie) vengono pian piano dimenticati o risolti senza particolare enfasi, mentre quelli che parevano messi lì soltanto sullo sfondo, magari per caratterizzare meglio il mondo in cui si svolge la storia (la guerra stessa, per esempio), balzano in primo piano. Ci sono inoltre lunghissime scene che ai fini della trama non servono quasi a niente e personaggi introdotti per essere poi ignorati, come la sorella di Sophie, mentre il finale è spaventosamente affrettato: tutti i punti rimasti in sospeso vengono risolti in pochi minuti (il voltafaccia di madame Suliman è troppo repentino). Addirittura la canzone dei titoli di coda parte sovrapponendosi ai dialoghi dei personaggi quando ancora le loro vicende non si sono concluse. Per questi motivi, e nonostante visivamente sarebbe uno dei più belli, è il film di Miyazaki che mi è piaciuto di meno. Fra i personaggi minori (ma non troppo) spicca Calcifer, il simpatico demone del fuoco, legato a doppio filo a Howl da un patto segreto e responsabile del potere magico del castello. Fra gli spunti narrativi, invece, ho trovato particolarmente intrigante la capacità del castello di aprire la propria porta su luoghi lontanissimi fra loro (il che consente a Howl di gestire più "identità" contemporaneamente). Nella sua media (quindi comunque ottima) la colonna sonora di Joe Hisaishi, che punta quasi tutto sul bel tema principale che ritorna a più riprese.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sai già che ne penso io. ^__^

Christian ha detto...

Sì, lo so! ^^
Ti cito (dal blog di Rossocremisi):
Christian, ma che mi dici! È bellissimo! Secondo me, tra i più "neri" di Hayao.

ROSSO CREMISI ha detto...

[sorrido]

Anonimo ha detto...

Non che sia un brutto film, ma sicuramente non mi e' piaciuto.Sono concorde quasi in tutto sulle critiche di Christian. Per la grande ricchezza visiva e di spunti, mi da spesso l'idea di un capolavoro mancato.

Christian ha detto...

Esatto, capolavoro mancato. La ricchezza visiva è indiscutibile, i difetti sono tutti nella sceneggiatura.

Emm@ ha detto...

ciao !! riguardo al " castello errante..." penso ke una volta capito come va la trama (anke se può sembrare complicata) la storia risulta semplice e lineare .
Io personlmente lo adoro e ci stò girando in torno da più di 3 mesi (ok forse è esagerato!)
vomunque lo consiglio a tutti [ vi conviene vederlo piu di 1 volta...]
salutissimi e complimenti!...

Christian ha detto...

Ciao Emm@, benvenuta!
Non è tanto questione di non capire la trama (io l'ho capita anche alla prima visione), quanto di trovarla eccessivamente confusa e soprattutto non equilibrata. Viene dato molto spazio a elementi che poi si rivelano marginali, vengono introdotti personaggi che poi svaniscono nel nulla, alcune scene lunghissime sono fondamentalmente inutili e altre invece, ben più importanti, sono risolte in maniera frettolosa. Resto convinto che la sceneggiatura avrebbe avuto bisogno di qualche revisione in più prima di cominciare la produzione... E comunque, per intenderci, non ritengo il film brutto: ma semplicemente per me è all'ultimo posto, finora, fra i dieci lungometraggi diretti da Miyazaki.

Larry ha detto...

beh, effettivamente Howl è penalizzato dalla trama da una parte e dalla durata dall'altra, se fosse durato di più forse più elementi sarebbero stati messi meglio; soffre un po dello stesso problema della città incantata che mi sembra essere non perfettamente equilibrato anche quello. però per il resto Miyzaki c'è tutto, l'estetica sempre splendida, i sentimenti sopiti ed espressi senza bisogno di dirli, l'onnipresente ecologia ed il pacifismo, il volo e soprattutto personaggi "blobbosi" che personalmente considero il vero marchio di fabbrica (ho visto qualcosa del genere anche nel trailer di Ponyo!), si insomma, la trama è sacrificata ma il film è completo. se dovessi considerare solo la trama allora metterei totoro piuttosto in basso, in fondo ha una trama molto modesta anche se ben svolta.

Christian ha detto...

Pensa che per me, invece, "Totoro" è al primo posto! ^^