20 dicembre 2008

Brevi giorni selvaggi (F. Perry, 1969)

Brevi giorni selvaggi (Last Summer)
di Frank Perry – USA 1969
con Barbara Hershey, Catherine Burns
***

Rivisto in DVD (registrato da "Fuori Orario").

Nel corso di un'estate al mare, su un isolotto quasi desertico, i giovani Dan e Peter conoscono dapprima la bella, intelligente e carismatica Sandy, da cui rimangono affascinati e con la quale stringono una forte amicizia, e poi l'introversa, timida e bruttina Rhoda, che cerca di entrare a far parte del loro gruppo ma di fatto diventa invece la vittima delle loro provocazioni. Fra "coming of age" e dinamiche adolescenziali, natura selvaggia e minimalismo, il bel film di Perry mostra i giochi, gli scherzi, le crudeltà e le pussioni sessuali che si sviluppano all'interno del quartetto. I rapporti fra i protagonisti, isolati nella natura e lasciati a sé stessi da famiglie assenti, disunite o dileggiate, passano dall'iniziale innocenza a un rapporto sempre più perverso e vorticoso. Ricordo che registrai questo film per puro caso (avevo programmato il VCR per un altro film, ma la programmazione subì un ritardo), senza sapere nulla né della pellicola né del regista (che in effetti oggi sembra quasi dimenticato). E fu una sorpresa positiva. La caratterizzazione dei personaggi è precisa ed esce fuori lentamente, in maniera sottile: Sandy è dominante e quasi psicotica, i due ragazzi sono insicuri e inesperti e si lasciano manipolare da lei (in particolare Dan, che quando si trova invece da solo con Rhoda mostra un'anima gentile), mentre Rhoda è idealista e ingenua ma anche, nonostante l'aspetto, la più matura ed equilibrata del gruppo. La sceneggiatura di Eleanor Perry (moglie del regista) è tratta da un romanzo di Evan Hunter (alias Ed McBain). La scena della violenza finale fu giudicata troppo forte dalla censura americana e venne alleggerita con alcuni tagli per evitare che il film fosse vietato ai minori.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Postato quasi all'unisono! Allora non l'ho notato solo io che Sandy sembra quasi disturbata a volte!
Devo dirti che quella sequenza finale di loro che passano sulla spiaggia in silenzio mi ha un poco scosso.
Un buonissimo film.

Christian ha detto...

Sì, abbiamo scritto un post su questo film quasi in contemporanea! ^^
Che il comportamento di Sandy sia strano, direi, è evidente da come si comporta con il gabbiano, che prima cura e poi uccide... Fra l'altro ho letto che l'attrice ha adottato per un certo periodo il nome d'arte "Barbara Seagull" proprio a causa di questo film.
Ciao!

Luciano ha detto...

Caspita! Questo è da tanto ch evoglo vederlo ma non ne ho mai avuto l'ocasione. Quindi pago pegno per non aver potuto seguire Fuori Orario ;)

Christian ha detto...

Ultimamente anch'io non seguo più la trasmissione di Ghezzi... questo film l'avrò registrato una decina di anni fa.

Luciano ha detto...

Dieci anni fa seguivo assiduamente Fuori Orario. Probabilmente non tutte le trasmissioni :(

Anonimo ha detto...

Basta che riprendete a seguirlo il 27 notte perché danno un filmone di Corman dimenticato!
Ciao!

Anonimo ha detto...

Ho finalmente visto il film nel weekend e mi è piaciuto molto.
Gli attori sono bravissimi, il paesaggio è ambivalente, a volte idilliaco (come quando sono in barca o in alcune scene sulla spiaggia), a volte ostile. Penso soprattutto alla canicola (in un altro film dell'epoca, "More" di Barbet Schroeder il sole abbacinante ha un ruolo simile, anche se lì si parla della schiavitù dall'eroina), a quegli arbusti selvaggi che crescono al confine con la spiaggia nella parte che chiamano il bosco, dove si consuma la tragedia finale.
Le dinamiche adolescenziali del gruppo sono ritratte in maniera realistica e spietata e anche il tema della trasgressione e della sessualità è affrontato senza i freni che fino a qualche anno prima sarebbero stati d'obbligo. Si vede, insomma, che il film partecipa della rivoluzione di costume allora in atto e che è coevo a film come easy rider!

Christian ha detto...

Grazie del commento! Fai bene a sottolineare il ruolo del paesaggio e dell'ambientazione, che contribuisce non poco alla riuscita del film...