Il dormiglione (Sleeper)
di Woody Allen – USA 1973
con Woody Allen, Diane Keaton
**1/2
Visto in divx.
Ibernato in seguito a un'operazione chirurgica di routine, il clarinettista Miles Monroe (Woody Allen) si risveglia duecento anni più tardi in un mondo distopico e automatizzato. Si unirà alla resistenza che lotta per abbattere il leader del governo autoritario, ma per sfuggire alla polizia politica dovrà travestirsi da robot domestico, finendo così per coinvolgere la svampita e nevrotica poetessa Luna (Diane Keaton), al cui servizio è stato destinato. Ispirato a "Il risveglio del dormiente" di H.G. Wells (ma anche a pellicole come "Arancia meccanica" e "L'uomo che fuggì dal futuro"), un film che mette l'umorismo slapstick del primo Allen al servizio di un tipico scenario della fantascienza sociologica e distopica: un abbinamento quanto mai indovinato, anche perché riecheggia numerosi classici del cinema muto (come sottolinea anche l'accompagnamento musicale), non ultime le comiche di Chaplin e di Keaton. Certo, gli effetti speciali sono limitatissimi (per le scenografie si usano in gran parte paesaggi e costruzioni già esistenti), ma l'ambientazione non è un semplice espediente a scopo parodistico per far ridere: siamo di fronte a un film di SF con tutte le carte in regola, per quanto comico e surreale, dove le gag sono dirette contro la società moderna (le manie salutiste, il sesso, la psicanalisi, come al solito) ma concorrono anche a costruire un mondo futuro coerente e credibile, per quanto assurdo e paradossale (dove si fa l'amore soltanto per mezzo di macchine, si coltivano verdure giganti, si possiedono cani robot, si clonano le persone a partire dal solo naso), anticipando se possibile "Idiocracy". Per Diane Keaton, che aveva già recitato con Allen in "Provaci ancora, Sam" (a teatro e poi nella versione cinematografica di Herbert Ross), si tratta della prima apparizione in un film diretto dal regista newyorkese, con cui forma una coppia comica perfetta e al quale rimarrà legata romanticamente e professionalmente per una decina d'anni. Curiosità: il paginone di "Playboy" che a Miles viene chiesto di analizzare è quello del novembre 1972 con la modella Lenna Sjööblom, la "first lady di internet".
Loro due li adoravo, pur apprezzando anche l'accoppiata con Mia Farrow. Uno dei tanti film bellissimi dell'Allen di tanti anni fa.
RispondiEliminaI film che hanno girato insieme negli anni settanta ("Provaci ancora, Sam", "Amore e guerra", "Io e Annie", per esempio) sono fra i migliori della sua filmografia, secondo me!
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo. Dovessi citare i miei preferiti, senza riuscire a fare una vera e propria classifica, direi Manhattan, Io e Annie, Zelig, Amore e Guerra, Crimini e Misfatti, Ombre e Nebbia, La Rosa Purpurea del Cairo e Pallottole su Broadway.
RispondiElimina"La rosa purpurea del Cairo" è anche fra i miei preferiti!
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