tag:blogger.com,1999:blog-24548819.post5900857851655152654..comments2024-03-26T17:01:39.085+01:00Comments on Tomobiki Märchenland: Assassinio sull'Orient Express (S. Lumet, 1974)Christianhttp://www.blogger.com/profile/08398471982127849312noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-24548819.post-20427572541766633062020-03-25T09:19:48.231+01:002020-03-25T09:19:48.231+01:00Ho appena visto il remake di Kenneth Branagh (fra ...Ho appena visto il remake di Kenneth Branagh (fra qualche giorno ne pubblicherò la recensione). Confermo che l'originale di Lumet, secondo me, è invece migliore. Pur non essendo un capolavoro, è perfettamente equilibrato fra giallo, dramma e commedia, con un Poirot autoironico che guida lo spettatore nei meandri della vicenda. Un autentico detective da <i>whodunit</i> classico non deve avere "passioni e dubbi", quelli sono riservati alle spalle (i dottor Watson di turno, ovvero l'alter ego del lettore/spettatore) e agli altri personaggi, vale a dire i vari indiziati. Questi ultimi, pur riconoscendo loro un po' di quella bidimensionalità di cui parli, nella versione di Lumet hanno almeno un minimo di memorabilità: in quella di Branagh sono tutti sovrastati e messi in ombra da Poirot, unico personaggio di cui alla fine ci si ricorda, che il regista/attore riveste della sua consueta megalomania e rende protagonista persino di alcune scene d'azione (!).Christianhttps://www.blogger.com/profile/08398471982127849312noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-24548819.post-84580456855799441882017-12-21T16:15:34.687+01:002017-12-21T16:15:34.687+01:00Visto ieri sera, alcuni giorni dopo aver guardato ...Visto ieri sera, alcuni giorni dopo aver guardato il remake di Branagh. Ritengo l'originale del '74 inferiore al remake che, a mio avviso, ha maggiore profondità. La versione di Lumet infatti presenta personaggi bidimensionali, tra cui lo stesso protagonista mai approfondito dal punto di vista emotivo. Spiccano esclusivamente le interpretazioni della Bergman e di Cassel, entrambe ricche di sentimento. La versione di Branagh è teatrale e fa di Poirot un personaggio shakespeariano a tutto tondo, mosso da passioni e dubbi. Il finale eccellente con i convitati seduti ad un lungo tavolo, sia imputati che giudici, supera di gran lunga ogni ambizione scenica di Lumet. Attendo la Tua recensione dell'opera di Branagh.Marco C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-24548819.post-24367859137434970212017-11-29T10:59:04.081+01:002017-11-29T10:59:04.081+01:00L'ho rivisto per prepararmi al remake di Kenne...L'ho rivisto per prepararmi al remake di Kenneth Branagh, che difficilmente sarà all'altezza...<br />Di certo rimane un film molto piacevole, e anch'io ritengo che Finney qui sia davvero efficace. Ma devo dire che questo tipo di gialli, così statici, mi sembrano funzionare meglio sulla pagina scritta che non sullo schermo.Christianhttps://www.blogger.com/profile/08398471982127849312noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-24548819.post-56223882078059199292017-11-29T10:41:18.490+01:002017-11-29T10:41:18.490+01:00piccolo cult personale, manierista e ripetitivo, m...piccolo cult personale, manierista e ripetitivo, ma mai noioso. Con un Finney che più macchiettistico sarebbe difficile, ma efficacissimoLakehursthttps://www.blogger.com/profile/16927249082073620178noreply@blogger.com