tag:blogger.com,1999:blog-24548819.post3535238392829154490..comments2024-03-29T09:51:39.189+01:00Comments on Tomobiki Märchenland: Chatroom (Hideo Nakata, 2010)Christianhttp://www.blogger.com/profile/08398471982127849312noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-24548819.post-59960069104838841062010-06-12T11:58:14.963+02:002010-06-12T11:58:14.963+02:00Sì, i temi sono molto nipponici. Rispetto agli alt...Sì, i temi sono molto nipponici. Rispetto agli altri film di Nakata non ci sono fantasmi, ma in fondo gli avatar e i simulacri in rete dei protagonisti non sono così diversi.<br /><br />A me è piaciuto! E poi non è tanto hollywoodiano, si vede che è una piccola produzione britannica.Christianhttps://www.blogger.com/profile/08398471982127849312noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-24548819.post-17645222155192647412010-06-12T11:37:41.872+02:002010-06-12T11:37:41.872+02:00Debbo dire che quando i registi asiatici mettono i...Debbo dire che quando i registi asiatici mettono il naso fuori dalla madrepatria, il più delle volte attirati dai dollari hollywoodiani, i risultati sono pessimi; Nakata è un grande regista e quindi spero che abbia schivato la trappola; da come lo descrivi sembrano tematiche tipiche giapponesi (gioventù alienata, suicidio etc)il che depone bene. In effetti la questione della rete come trappola, compreso il suicidio, è già stato trattato nella cinematografia nipponica (basti pensare a Suicide Circle) e Nakata che si cimenta in ciò, lasciando per un attimo da parte ambienti e situazioni impregnati di Ringu, incuriosisce molto.<br />Grazie per queste belle recensioni, anche se mi fanno ribollire di rabbia, visto il misero fallimento del programma personale per seguire la rassegna.<br /><br />MissileMassimo Volpehttps://www.blogger.com/profile/14049063269000371161noreply@blogger.com